La ricerca punta a documentare il cambiamento delle culture e delle narrazioni d'impresa al tempo della crisi sistemica innescata dalla pandemia Covid-19.
L'analisi di scenario si concentrerà sui modelli organizzativi e lavorativi promossi dalle imprese italiane per far fronte al cambiamento, con speciale attenzione all'affermazione dell lavoro agile e alle sue evoluzioni. Speciale attenzione sarà quindi rivolta ai fattori culturali di vitalità e durata dell'attività imprenditoriale, sulla base di una disamina degli studi demografici dedicati, a livello internazionale, ai fenomeni della longevità d'impresa e dell'imprenditoria storica.
L'indagine sul campo documenterà le iniziative di comunicazione promosse dalle imprese italiane lungo le diverse fasi della crisi e successiva ricostruzione. Sarà approfondito, in particolare, il fronte delle relazioni interne e locali, che attengono ai due legami primari e fondativi: quello con i collaboratori, da una parte, e con il territorio di insediamento, dall'altra.
Infine, si passeranno in rassegna i contesti che animano il racconto della cultura d'impresa italiana, in continuità con un'illustre tradizione novecentesca portata avanti dalle maggiori imprese del Paese. Fra gli ambiti privilegiati di osservazione si segnalano la responsabilità sociale e civica, l'architettura del workplace, l'editoria, i centri culturali permanenti (fondazioni, musei, archivi storici), fino ai filoni della narrazione pubblicitaria e della comunicazione web e social.
Grazie a una prospettiva interdisciplinare, l'indagine intende consolidare una pluriennale tradizione di studi, sperimentazioni formative e collaborazioni portata avanti dal Dipartimento CoRiS sui temi della valorizzazione e comunicazione culturale d'impresa. Un filone che trova oggi il proprio contenitore più riconoscibile nel progetto della BiblHuB, biblioteca-laboratorio di letteratura e cultura d'impresa che opera dal 2018 all'interno del Sistema Bibliotecario d'Ateneo.
Attraverso la combinazione di inchieste, osservazioni e analisi di tipo documentale, l'indagine intende esplorare a tutto campo lo scenario d'impresa che emerge, nel contesto italiano, a seguito della crisi pandemica e sistemica legata al Covid-19. Lo scopo è analizzare, da una parte, l'evoluzione della comunicazione aziendale sulla scorta delle tendenze in atto già prima della crisi; e, dall'altra, passare in rassegna le nuove sensibilità che animano la risposta delle imprese italiane in una fase di acuto cambiamento e tensione all'innovazione.
A un primo livello, il progetto intende contribuire - sul piano concettuale e della ricerca - al ripensamento dei paradigmi della comunicazione interna e organizzativa, in atto oramai da diversi anni a livello internazionale, ma ancora in fieri nel contesto italiano. Oggi più che mai, la riscoperta della comunicazione interna e del suo primato impone la ricerca di nuove definizioni e modelli interpretativi: tutto ciò nell'intento di superare la tradizionale visione "lineare" della comunicazione aziendale in funzione di un modello simmetrico, fondato sull'ascolto e sull'attivazione dei collaboratori in quanto non solo destinatari, ma portavoce e "partner" di comunicazione (Kim & Rhee, 2011; Kim et al., 2015; Mazzei, 2014, 2015 e 2018).
Un momento, quello della comunicazione "ai" e "con" i collaboratori, che il progetto di ricerca intende collegare all'interno di un più ampio quadro interpretativo, volto a tener conto di un secondo asset, relativo all'etica delle relazioni che un'organizzazione intrattiene con il territorio e la comunità geograficamente più prossima. Questo filone appare debitore soprattutto dell'emergente paradigma internazionale delle "community relations" (Burke, 1999; Harrington, 2018), restando tuttavia poco sviluppato, come tema di ricerca originale e autonomo, nel panorama scientifico nazionale, a dispetto della prestigiosa tradizione di settore che si deve alle maggiori imprese del Paese.
In secondo luogo, il progetto di ricerca muove da un'ipotesi centrale: il decisivo ruolo della pandemia come driver per rafforzare e "istituzionalizzare" la comunicazione all'interno delle organizzazioni pubbliche e private del Paese. Proprio in tempi di crisi e cambiamento accelerato, l'auto-narrazione identitaria dell'impresa - la capacità di quest'ultima di raccontarsi a se stessa e agli stakeholder - può così imporsi come una risorsa culturale tutt'altro che accessoria, ma al contrario più che mai irrinunciabile e vitale nelle relazioni con gli stakeholder (Martino, 2013), in continuità con la marcata tensione maieutica (Gilmore & Pine, 2007) che da sempre anima lo "stile" comunicativo dell'impresa nazionale (Benini, 2018; Vinti, 2007).
Non a caso, il racconto della cultura d'impresa nazionale è apparso più che mai al centro di una vivace sperimentazione di stili e linguaggi e, di fatto, incline a cogliere creativamente le molteplici opportunità di riscatto offerte dalla digitalizzazione. L'esempio più emblematico è offerto proprio dalla miriade di musei, archivi e fondazioni d'impresa diffusi capillarmente in tutto il Paese: centri culturali che hanno reagito alla sfida del distanziamento sociale con stupefacente prontezza e attivismo, allestendo mostre, percorsi di visita e servizi innovativi on line. Iniziative in grado di rilanciare il dialogo con i fruitori e offrire un positivo modello di managerialità e comunicazione anche ad altre istituzioni culturali del settore pubblico e privato.
Sui molteplici fronti sopra enucleati, il progetto punta a stimolare un interscambio di esperienze fra accademia e mondo delle imprese, anche nella prospettiva della Terza Missione; nonché fra Pmi, grande impresa ed esperti, in un'ottica operativa di ricerca-intervento che faccia leva sulla condivisione di buone pratiche e linee guida.
In particolare, il progetto punta a consolidare la tradizione di studi e partenariati portata avanti dal Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale in tema di comunicazione e valorizzazione culturale d'impresa, in collaborazione con imprese, enti e associazioni di settore a livello regionale e nazionale. Tutto ciò con speciale riferimento al contenitore scientifico e culturale della BiblHuB Sapienza, biblioteca-laboratorio di letteratura e cultura d'impresa avviata nel 2018 che rappresenta un'iniziativa unica, nel suo genere, nel panorama nazionale (Martino & Bardelloni, 2019). L'iniziativa, promossa e coordinata dalla Proponente, prevede la raccolta, studio e catalogazione, nella Biblioteca di Comunicazione e Ricerca Sociale e del Sistema Bibliotecario d'Ateneo, del patrimonio librario edito per iniziativa di imprese e altre organizzazioni pubbliche e non profit (oltre 500 quelle coinvolte nel primo biennio di attività), quale documento di comunicazione e cultura d'impresa che si voglia rendere fruibile in modo continuativo da parte di un pubblico di studenti, studiosi, addetti ai lavori e appassionati del settore.