Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2222204
Anno: 
2020
Abstract: 

Secondo la Control- Mastery Theory, teoria cognitiva-dinamica di natura relazionale del funzionamento mentale e della psicoterapia (Weiss, 1993; Gazzillo, 2016), le persone che richiedono una psicoterapia sono guidate da un piano inconscio (Weiss, 1993) che prevede la realizzazione di obiettivi sani e adattivi e la disconferma delle credenze patogene. Il modo principale attraverso cui il paziente tenta di disconfermare le sue credenze patogene è verificandone la validità nella relazione terapeutica attraverso l¿attività di testing (Gazzillo et al., 2019).
Il clinico o il ricercatore, a partire dai trascritti delle prime ore di terapia può comprendere e formulare in maniera affidabile il piano del paziente tramite il Metodo per la Formulazione del Piano (PFM; Curtis et al., 1994).
Precedenti studi empirici suggeriscono che le risposte terapeuticamente efficaci ai test del paziente sono quelli in linea con il Piano del paziente, cioè quelli che disconfermano le sue credenze patogene e lo sostengono nel raggiungimento dei suoi obiettivi (Silberschatz, 1986; Silberschatz et al., 1986; Silberschatz & Curtis, 1993; Horowitz et al., 1975).
L¿obiettivo di questo progetto di ricerca è in parte quello di replicare i risultati di ricerche precedenti che suggeriscono che le risposte pro-plan ai test del paziente sono predittive del progresso terapeutico immediato del paziente. Tuttavia, a differenza degli studi precedenti, nel presente studio si vuole anche verificare se questo tipo di interventi sia predittivo di una buona alleanza terapeutica e di un miglior esito del trattamento. Se queste previsioni dovessero essere confermate i risultati di questo studio potrebbero accrescere la nostra comprensione del legame tra processo ed esito del trattamento e dare utili indicazioni ai clinici.

ERC: 
SH4_3
SH4_2
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2818131
Innovatività: 

Il presente studio tenta di rispondere a un fondamentale quesito nella ricerca in psicoterapia e nella letteratura clinica: in che modo gli interventi del terapeuta durante la seduta di terapia influenzano il progresso terapeutico del paziente. Nel presente studio il focus è posto sugli interventi del terapeuta a specifiche comunicazioni del paziente, che la Control-Mastery Theory definisce test. I test sono eventi relazionali che costellano il processo terapeutico e che tuttavia segnano una discontinuità nelle usuali modalità di relazione tra paziente e terapeuta (Gazzillo et al., 2019), nei quali il paziente mette alla prova una sua credenza patogena per verificarne la validità e il livello di sicurezza della relazione terapeutica. Il San Francisco Psychotherapy Research Group ha sviluppato un metodo per identificare i test, per valutare in modo attendibile l¿appropriatezza delle risposte del terapeuta a questi eventi, e per misurare in modo attendibile le reazioni del paziente agli interventi del terapeuta. Precedenti ricerche empiriche condotte dallo stesso gruppo di ricerca suggeriscono che gli interventi del clinico terapeuticamente efficaci sono quelli compatibili con il Piano del paziente, cioè quelli che disconfermano le credenze patogene del paziente e lo sostengono nel perseguimento degli obiettivi che sono da esse ostacolati (Horowitz et al.,1975; Silberschatz, 1986; Silberschatz et al., 1986; Silberchatz & Curtis, 1993).
Dato il numero esiguo di studi pubblicati sull¿argomento, il presente studio si propone in parte di replicare i risultati delle ricerche precedenti. Partendo dalla formulazione del Piano del paziente, si propone di valutare quanto gli interventi del terapeuta che superano i test dei pazienti siano predittivi di una maggiore produttività del paziente, di una maggiore capacità di affrontare questioni significative e di lavorare sui suoi pattern affettivi e comportamentali disfunzionali, e di una maggiore collaborazione e coinvolgimento nel processo terapeutico. A differenza degli studi precedenti, per verificare questa ipotesi saranno utilizzate altre misure di esito e analisi statistiche più sofisticate che tengano conto del fatto che le misure relative al superamento dei test e al miglioramento intra-session del paziente sono ¿nested¿, non indipendenti.
Inoltre, a differenza degli studi precedenti, il presente studio si propone di verificare anche quanto l¿appropriatezza degli interventi del terapeuta ai test del paziente sia predittiva di una buona alleanza terapeutica e dell¿esito del trattamento. Se queste predizioni dovessero essere confermate, suggerendo che il superamento dei test da parte del terapeuta sia associato a un progresso del paziente non solo a breve termine ma anche a lungo termine, i risultati di questo studio potrebbero aumentare la nostra comprensione del legame tra processo ed esito del trattamento oltre ad avere una rilevanza clinica. Infatti, disporre di una formulazione del caso che permetta di prevedere i test del paziente e il modo in cui il terapeuta dovrebbe rispondere per superare i suoi test costituisce uno strumento di cui il clinico può servirsi per orientare i suoi interventi, in modo che essi supportino gli obiettivi adattivi del paziente e lo aiutino a rimuovere gli ostacoli che gli impediscono il loro perseguimento.

Codice Bando: 
2222204

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma