La rilevanza delle professioni regolamentate sta incrementando nelle economie avanzate, in special modo in Italia, e perciò queste stanno ricevendo sempre maggiore attenzione nella letteratura economica. Scopo di questo progetto di ricerca è di comprendere la dinamica e i meccanismi dei livelli e della distribuzione dei redditi da lavoro dei lavoratori autonomi appartenenti a questa categoria. Inoltre, si sfrutteranno i cambiamenti legislativi susseguitisi nel tempo per attuare una strategia quasi-sperimentale, volta ad analizzare il loro effetto sulla distribuzione interna e a verificare le principali teorie sui top incomes.
Questo progetto contribuisce alla letteratura esistente in due modi: in primis, attraverso l'analisi di livelli e tendenze della diseguaglianza dei redditi da lavoro fra i professionisti, anche comparandoli ai lavoratori occupati in professioni non regolamentate; in secundis, investigando gli effetti specifici della regolamentazione e delle liberalizzazioni susseguitesi negli anni sulla diseguaglianza dei redditi da lavoro, finora non direttamente investigati da analisi empiriche. Inoltre, quest'ultimo punto è utile anche al fine di confrontare la compatibilità fra i risultati di tale analisi e le previsioni delle principali teorie sui top incomes e la diseguaglianza dei redditi da lavoro.
Infatti, come già argomentato in precedenza, l'identificazione causale degli effetti delle liberalizzazioni delle professioni permetterebbe un migliore inquadramento della letteratura teorica su top incomes e diseguaglianza, valutando l'esistenza o meno di un "effetto superstar" in questi particolari mercati del lavoro.
La principale innovazione riguarda comunque l'analisi della distribuzione del reddito in queste categorie, non ancora presente nella letteratura, perlomeno in quella analizzata dal proponente. Nei lavori pubblicati fino a questo momento infatti, si è consolidata l'evidenza dell'esistenza di un "wage premium" (Kleiner e Krueger, 2013) per le occupazioni regolamentate rispetto a quelle non regolamentate e, per quanto riguarda la "policy evaluation", si è arrivati a stimare come la riduzione di questo premium abbia avuto effetto sui vari quantili della distribuzione (Mocetti et al., 2019), ma non risultano stime degli effetti distributivi di tali riforme né stime della vera e propria distribuzione dei redditi interna ai professionisti autonomi.
Quindi, utilizzando dati "survey" (oppure, qualora si riuscisse ad ottenerli, dati amministrativi), si cercherebbe di computare la distribuzione dei redditi e di investigarne le dinamiche, prima e dopo le riforme. Inoltre, seguendo le strategie empiriche già proposte dalla letteratura (ad esempio Mocetti et al., 2019 e Raitano e Vona, 2018), si proverebbe ad approfondire la conoscenza degli effetti della regolamentazione delle professioni sui rispettivi mercati del lavoro, in termini di redditi e mobilità, utilizzando come controfattuale i professionisti inquadrati come lavoratori dipendenti oppure lavoratori con caratteristiche simili non occupati in professioni regolamentate.