Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2180336
Anno: 
2020
Abstract: 

L'extraterritorialità definisce il fenomeno dell'esercizio dei poteri pubblici di uno Stato al di là dei confini dello stesso, in deroga al principio di territorialità, che ordinariamente lo regola. L'extraterritorialità è un fenomeno sempre più frequente e la sua diffusione sembrerebbe segnalare al contempo la risposta ai fallimenti dei regimi giuridici globali e la premessa per il loro futuro funzionamento: il ricorso alla regolazione statale a effetto extraterritoriale consente di affrontare efficientemente problemi transfrontalieri, evitando le lungaggini e le complessità dei negoziati internazionali, ma anche di amplificare la sfera di influenza internazionale dei regolatori più forti in vista di eventuali negoziati.

Tale definizione viene comunemente riferita pure all'esercizio oltreconfine dei poteri pubblici dell'Unione europea, la cui politica commerciale è spesso conformata da regimi regolatori che subordinano l'accesso al mercato a valutazioni di condotte poste in essere al di fuori del territorio dell'UE: si tratta di valutazioni amministrative, veicolate da veri e propri atti amministrativi a efficacia extraterritoriale, emanati all'esito di procedimenti amministrativi complessi, che possono coinvolgere sia gli Stati terzi sul cui territorio si estende la regolazione, sia i soggetti che sullo stesso territorio operano.

La ricerca, soffermandosi sui regimi regolatori della politica commerciale europea, intende avviare una prima riflessione sul fenomeno dell'extraterritorialità sotto il profilo del diritto amministrativo.

ERC: 
SH2_5
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2762308
sb_cp_is_2760526
Innovatività: 

Il fenomeno dell'extraterritorialità è tradizionalmente al centro della riflessione scientifica degli studiosi del diritto internazionale e, nonostante esso stia sempre più attraendo l'interesse di altri settori del diritto pubblico, allo stato manca un vero e proprio studio di diritto amministrativo, sicché la ricerca che si intende proporre, oltre a essere innovativa, può risultare, sotto certi aspetti, persino inedita.

Nello specifico, sulla regolazione europea extraterritoriale i contributi, recentemente pubblicati, se da un lato testimoniano la straordinaria attualità del tema, dall'altro lasciano ampio spazio a ulteriori elaborazioni. La letteratura in lingua inglese, in particolare, si è sinora limitata a proporre o sistemazioni di teoria generale o indagini settoriali, senza mai occuparsi dei procedimenti amministrativi delineati dalla suddetta regolazione: in tale letteratura, in particolare, il problema dei conflitti derivanti dal contatto tra gli ordinamenti statali rimane sullo sfondo, senza mai essere approfondito, e le analisi degli istituti di partecipazione amministrativa sono rare e non del tutto soddisfacenti.

Lo studio dell'extraterritorialità in una prospettiva di diritto amministrativo può essere utile non soltanto per meglio comprendere un fenomeno giuridico sempre più diffuso, ma altresì per riflettere su nuovi modi d'essere dello stesso diritto amministrativo. Da un lato, il diritto amministrativo extraterritoriale potrebbe essere contrapposto al global administrative law (GAL): al fondo dell'uno e dell'altro v'è sempre l'esigenza di affrontare sfide globali, tuttavia, mentre il secondo tipicamente rappresenta l'esito di una concertazione multilaterale tra stati, il primo può essere piuttosto rappresentato come una forma di imposizione unilaterale, che fa leva sul condizionamento politico ed economico che un ordinamento statale può esercitare su un altro. Dall'altro lato, esso può interrogare, al pari del GAL, la tenuta di alcune nozioni classiche del diritto amministrativo.

Il diritto amministrativo extraterritoriale, in primo luogo, segnala una tendenza alla de-territorializzazione dell'esercizio del potere pubblico, che a sua volta pone una serie di problemi legati alla portata del principio di legalità e dell'accountability di sistemi di regolazione, che soffrono di un deficit di legittimazione democratica. In secondo luogo, consente di indagare ulteriormente sulle potenzialità del procedimento amministrativo e degli istituti di partecipazione procedimentale, in funzione democratica. Infine, potrebbe far emergere la condivisione di nuovi principi dell'azione amministrativa, implicanti la necessità di tenere in adeguata considerazione gli interessi degli Stati terzi e di chi vi opera.

La ricerca si colloca in un più ampio studio sull'extraterritorialità nel diritto amministrativo, condotto dal responsabile della stessa e destinato a una trattazione di tipo monografico. I primi risultati dello studio sulla regolazione europea a effetto extraterritoriale, nell'ambito della politica commerciale dell'Unione, però, potrebbero confluire in uno o più contributi autonomi, da pubblicare su riviste di settore.

Codice Bando: 
2180336

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma