Affermatosi di recente, il fenomeno del creative crowdsourcing sta acquisendo notevole rilevanza nel panorama internazionale. La sua diffusione può offrire nuove opportunità alle imprese, brand seeker, che mediante tale processo richiedono la partecipazione di un network indefinito di utenti, il crowd, per la realizzazione di progetti creativi per la comunicazione di marketing. In gran parte dei processi interviene un attore, la piattaforma definita crowd-driven, che intermedia l'accesso a conoscenze e creatività disponibili oltre i confini aziendali e si configura come un nuovo interlocutore per i brand interessati a servizi innovativi per la comunicazione di marketing.
Inserendosi nel filone di studi sul creative crowdsourcing e in quello più ampio sul tema delle relazioni tra impresa inserzionista e partner di comunicazione, il presente progetto di ricerca intende approfondire le dinamiche relazionali tra brand seeker e piattaforma crowd-driven. Adottando la prospettiva del brand seeker, ancora poco esplorata, s'intendono individuare (1) gli interlocutori aziendali coinvolti nel processo di creative crowdsourcing, (2) i criteri di scelta della piattaforma, (3) i fattori che incidono sull'orizzonte temporale della relazione ed (4) eventuali criticità relazionali. La natura degli obiettivi conoscitivi e il numero limitato di contributi sul tema specifico richiedono l'adozione di un approccio esplorativo induttivo di tipo qualitativo. Il field sarà costruito su interviste personali in profondità a professionisti, appartenenti a piattaforme e brand seeker, coinvolti in progetti di creative crowdsourcing. L'originalità della ricerca è legata all'adozione della chiave di lettura relazionale e alla scelta di approfondire la prospettiva del brand seeker, ancora poco dibattuta dalla letteratura.
Il presente progetto di ricerca si propone di contribuire alla letteratura sul creative crowdsourcing e al più ampio filone di ricerca sulle relazioni agenzia-cliente nel nuovo scenario dei servizi per la comunicazione di marketing. L'innovatività del progetto è legata, in primo luogo, all'adozione della chiave di lettura relazionale, originale nel filone di ricerca sul creative crowdsourcing. In secondo luogo, il lavoro si propone di fornire una nuova prospettiva sul creative crowdsourcing adottando il punto di vista del brand seeker, ancora poco approfondito in letteratura.
I risultati dello studio potrebbero rappresentare un riferimento concettuale utile per entrambi gli attori coinvolti nel processo di creative crowdsourcing. In primo luogo, i risultati potrebbero rappresentare un supporto sia per i brand che hanno già sperimentato questo processo, sia per quelli che, disorientati dalla rapida diffusione e notevole varietà di partner di comunicazione, sono restii a adottare un approccio ancora in evoluzione. In secondo luogo, gli esiti della ricerca potrebbero fornire insight interessanti per le piattaforme crowd-driven che, venendo a conoscenza dei criteri di scelta adottati dai brand, dei fattori che contribuiscono a determinare l'orizzonte temporale della relazione e le eventuali problematiche relazionali riscontrate dai brand, potrebbero allinearsi tempestivamente alle aspettative ed esigenze dei brand seeker e costruire, per questa via, le basi di una relazione stabile e continuativa.