
Le grandi migrazioni di popoli sono state coinvolte in eventi cruciali nella storia dell'uomo. Ad esempio, in Africa le migrazioni degli agricoltori Bantu dal loro luogo di origine in Africa centrale verso le altre regioni sub-sahariane sono state correlate alla diffusione delle pratiche agricole, del linguaggio e del pool genico Bantu. In questo contesto, lo studio dei popoli con uno stile di vita storicamente nomade, che nel corso del tempo sono venuti in contatto con diverse altre popolazioni, può dare informazioni sugli eventi passati della storia umana. I Fulbe sono un popolo nomade del Sahara/Sahel che mostra delle caratteristiche fisiche diverse rispetto agli altri gruppi etnici locali. Sebbene i loro movimenti avvenuti in tempi storici (dal XI secolo in poi) siano noti e ben documentati, poco o nulla si sa sulle loro origini e sulla loro preistoria. In questo progetto, vogliamo analizzare tramite next generation sequencing 16 individui appartenenti sia a questo popolo nomade, sia alle altre popolazioni della stessa zona. Il sequenziamento verrà effettuato ad alta copertura (> 50×) su circa 4 Mb della regione maschio-specifica del cromosoma Y umano. I risultati ottenuti in questa fase ci permetteranno di capire le relazioni filogenetiche tra i Fulbe e gli altri popoli africani e di ottenere delle stime temporali dei nodi e delle linee filogenetiche coinvolte. Inoltre, potremo anche identificare dei polimorfismi biallelici potenzialmente specifici dei Fulbe, che saranno genotipizzati in un campione più ampio di individui della fascia saheliana, rappresentativi dei diversi gruppi etnici della zona. In questo modo, potremo comprendere le origini ed i primissimi eventi della storia di questo popolo ed il suo coinvolgimento nel popolamento dell'Africa.
La preistoria dei Fulbe, in particolare le loro origini e l'entità dei contatti avvenuti con le popolazioni locali del Sahel, è ancora largamente sconosciuta. Di solito, nei grandi progetti di sequenziamento si preferisce usare un metodo di campionamento casuale, in cui gli individui da analizzare vengono scelti senza nessuna conoscenza precedente sulla loro affiliazione filogenetica [33,35]. Questo tipo di approccio porta alla perdita dell'informazione contenuta in linee rare o con una distribuzione etno-geografica molto ristretta. Per questo motivo, nel nostro progetto abbiamo scelto di adottare un approccio biased, selezionando solo individui appartenenti ai quattro aplogruppi frequenti nei Fulbe. In questo modo saremo in grado di identificare nodi e cladi specifici di questo popolo o legati alle interazioni tra i Fulbe e gli altri gruppi etnici del Sahel. Sarà dunque possibile comprendere aspetti fondamentali della storia dei Fulbe e, più in generale, potremo acquisire importanti informazioni sul popolamento dell'Africa nei millenni passati. Queste conoscenze potranno poi essere sviluppate ed utilizzate in altri tipi di studi. Ad esempio, poiché gli SNP informativi verranno analizzati in un pannello più ampio di individui della fascia saheliana, saremo in grado di individuare polimorfismi presenti in un'area geografica molto ristretta o in un unico gruppo etnico. Questo tipo di varianti possono essere utili a fini investigativi in qualità di ancestry informative markers, ovvero polimorfismi biallelici che vengono utilizzati in genetica forense per determinare l'origine bio-geografica di reperti umani ignoti.
Bibliografia
1) Boulet J et al. (1984) Les Groupes humains. In Le Nord du Cameroun¿: Des hommes, une région. 103-157, ORSTOM.
2) Hopen CE (1970) The pastoral Fulbe family in Gwandu. Oxford University Press.
3) Murdock GP (1959) Africa: Its People and Their Culture History. McGraw-Hill Book.
4) Cornevin R (1962) Histoire des peuples de l¿Afrique noire. Berger-Levrault.
5) Seligman CG (1966) Races of Africa. Oxford University Press.
6) Drake NA et al. (2011) Proc. Natl. Acad. Sci. 108, 458-462.
7) Cerny V et al. (2011) Mol. Biol. Evol. 28, 2491-2500.
8) David N (1971) World Archaeol. 3, 111-131.
9) Gauthier JG (1979) Archéologie du pays Fali, nord Cameroun. Éditions du Centre national de la recherche scientifique.
10) Newman JL (1995) The peopling of Africa: a geographic interpretation, Yale Univ. Press.
11) Tishkoff SA et al. (2009) Science 324, 1035-44.
12) Bucková J et al. (2013) Am. J. Phys. Anthropol. 151, 10-21.
13) Karafet TM et al. (2008) Genome Res. 18, 830-838.
14) Trombetta B et al. (2015) Genome Biol. Evol. 7, 1940-1950.
15) Cruciani F et al. (2002) Am. J. Hum. Genet. 70, 1197-1214.
16) Cruciani F et al. (2004) Am. J. Hum. Genet. 74, 1014-1022.
17) de Filippo C et al. (2011) Mol. Biol. Evol. 28, 1255-1269.
18) Montano V et al. (2011) Mol. Ecol. 20, 2693-2708.
19) Rosa A et al. (2007) BMC Evol. Biol. 7, 124.
20) Skaletsky H et al. (2003) Nature 423, 825-837.
21) Rozen S et al. (2003) Nature 423, 873-876.
22) Cruciani F et al. (2007) Mol. Biol. Evol. 24, 1300-1311.
23) Cruciani F et al. (2008) Am. J. Hum. Biol. 20, 614-616.
24) Cruciani F et al. (2011) Am. J. Hum. Genet. 88, 814-818.
25) Scozzari R et al. (2012) PLoS One 7, e49170.
26) Ning Z et al. (2001) Genome Res. 11, 1725-1729.
27) Li H and Durbin R (2009) Bioinformatics 25, 1754-1760.
28) Li H et al. (2009) Bioinformatics 25, 2078-2079.
29) Danecek P et al. (2011) Bioinformatics 27, 2156-2158.
30) Mendez FL et al. (2013) Am. J. Hum. Genet. 92, 454-459.
31) Scozzari R et al. (2014) Genome Res. 24, 535-544.
32) Wei W et al. (2013) Genome Res 23, 388-395.
33) Karmin M et al. (2015) Genome Res. 25, 459-466.
34) Trombetta B et al. (2015) PLoS One 10, e0134646.
35) Poznik GD et al. (2016) Nat. Genet. 48, 593-599.