Anno: 
2017
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_710195
Abstract: 

L'abitato dell'Antica Età del Bronzo di Piani della Corona è uno dei pochissimi siti di questo periodo indagato con puntualità stratigrafica e approccio multidiscliplinare della Calabria meridionale. Per questo motivo, risulta un contesto di straordinaria importanza per chiarire sia gli aspetti culturali e cronologici (crono-tipologia) sia funzionali e organizzativi delle comunità del Basso Tirreno (Calabria - Eolie - Sicilia) e più in generale dell'Italia meridionale e del Mediterraneo centrale. Gode di una puntuale e nutrita documentazione di scavo e di una esaustiva quantità di reperti biologici campionati in maniera scientificamente consona, grazie alla presenza nell'equipe di scavo di un esperto paleobotanico. A ciò si associa un'altrettanto nutrita quantità di manufatti archeologici (soprattutto ceramici) fondamentali per uno studio crono-tipologico solido dell'abitato. Tale studio crono-tipologico, in corso per il dottorato di ricerca della proponente, potrà, grazie a questo progetto, essere dunque associato a un adeguato numero di datazioni radiometriche. Ciò consentirà un significativo avanzamento per la determinazione della sequenza cronologica regionale, che solo molto di recente si sta iniziando a delineare, anche e soprattutto grazie ai dati che lo studio di Piani della Corona sta fornendo. Inoltre, sarà anche possibile collegarsi, con sempre maggiore puntualità, sia alle seriazioni recentemente realizzate in Italia meridionale (Sicilia e Pantelleria, Eolie, Campania, Calabria) sia in generale nel Mediterraneo (Egeo e Malta) e fornire un quadro cronologico più robusto. L'Antica Età del Bronzo tra Calabria e Sicilia si va sempre più delineando come l'esito di processi attivi alla fine del III millennio e legati a un più vasto e vivace network mediterraneo, esteso dalla costa dalmata e greca a Malta, processi che sarà quindi possibile dettagliare in modo decisamente più adeguato, grazie al presente progetto.

Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_896817
Innovatività: 

Innovatività specifica
L'innovatività deriva dalle lacune della ricerca nella datazione assoluta delle fasi dell'Età del bronzo della Calabria, e in particolare, nel caso presente, dell'Antica Età del Bronzo. L'avanzamento delle conoscenze trova le sue potenzialità nella rete di relazioni di cui la Calabria è parte nella medesima fase, tale da proiettare i risultati su un orizzonte assai più vasto. Rispetto al quadro esposto al punto precedente, la definizione di sequenze cronologiche relative e assolute affidabili e puntuali rappresenta un'esigenza fondamentale per gli sviluppi della ricerca sull'Antica Età del Bronzo nel Basso Tirreno. Le 7 datazioni già effettuate dal sito di Piani della Corona si collocano alla fine del III millennio a.C (Media calibrata, 1 sigma = 2036-1992 BC) e, per quanto assai coerenti, sono ancora insufficienti per caratterizzare l'intera sequenza abitativa del sito. Un lotto di 12 datazioni (7 esistenti+5 da realizzare), correlate allo studio crono-tipologico comparato, potrà permettere un'analisi sia interna sia esterna al sito, collocandolo in posizione centrale nella ricerca sul Basso Tirreno. Il lotto di 5 datazioni realizzate grazie al passato Bando 2016 sono solo una parte di un progetto radiometrico più vasto, che prevedeva 10 date, e che è dunque stato solo in parte finanziato. Riuscire a completare e integrare il quadro con le 5 date previste quest'anno, porterebbe il progetto ai livelli desiderati.

Potenzialità di ampio spettro
In termini di cronologia assoluta, il sito di Piani della Corona si allinea in parte in ambito regionale alle recenti datazioni provenienti da Punta di Zambrone (VV) (2134-2035 e 2131-1982 BC), mentre rispetto all'Italia meridionale risulta statisticamente contemporaneo ai contesti funerari campani di San Paolo Belsito (2148-1940 BC), Acerra (2135-1935 BC) e Gricignano di Aversa (2250-2010 BC), ora individuati come caratteristici per le fasi più antiche della facies di Palma Campania. Meno chiari risultano invece i suoi rapporti con gli inizi della facies siciliana di Rodì Tindari Vallelunga, recentemente posti intorno al XX a.C., in base al progetto radiometrico dell'Università di Bologna, che ha interessato diversi siti siciliani, purtroppo però spesso senza correlazioni con dati stratigrafici e crono-tipologici chiari (Ardesia 2013-2014). Il sito appare inoltre almeno in parte coevo a Filo Braccio di Filicudi (2140-1880 BC) e Mursia di Pantelleria (2195-1915 BC) e, in ambito mediterraneo, in parallelo con l'EH III Late della seriazione egea (2150-2000 BC).

Sintesi delle prospettive del progetto
I maggiori aspetti di innovazione e avanzamento delle conoscenze possono essere riassunti nei seguenti punti:
1. determinazione del range cronologico complessivo di frequentazione dell'abitato;
2. verifica statistica dell¿ipotesi di articolazione diacronica dei complessi tipologici dei reperti nelle due distinte aree (S-F, M), grazie alla selezione di contesti specifici selezionati secondo criteri stratigrafici, topografici e funzionali differenziati. Si ricorda a tal fine l'unicità del sito nel panorama regionale quanto a complessità della sequenza;
3. progresso verso la definizione di una sequenza cronologica relativa e assoluta sistematica per la Calabria dell¿età del bronzo, che attualmente si basa su attestazioni provenienti quasi sempre da contesti rimaneggiati e ricognizioni di superficie, con datazioni assolute insufficienti;
4. integrazione robusta nella cronologia relativa e assoluta del Basso Tirreno per l'Antica Età del Bronzo, mettendo a sistema il sito di Piani della Corona con i progetti di datazione radiometrici degli ultimi anni in ambito campano, siciliano e eoliano;
5. correlazione più solida delle sequenze locali con quelle pugliesi, adriatiche, egee e maltesi, che mostrano strette interrelazioni nel corso del Bronzo antico.

Considerando proprio i rapporti di scambio e interazione culturale attestati in maniera ormai consolidata dalla cultura materiale, diventa infatti sempre più necessaria l'esigenza di stabilire una cronologia relativa e assoluta che permetta di tratteggiare le vicende dell'Antica Età del Bronzo del Mediterraneo centrale.

Albore Livadie C. 2007, L'età del Bronzo antico e medio nella Campania nord-occidentale, Atti XL Riunione Scientifica IIPP, Firenze: 179-203.

Ardesia V. 2013-2014, La cultura di Rodì-Tindari-Vallelunga in Sicilia: origini, diffusione e cronologia alla luce dei recenti studi. Parte 1-2, Ipotesi di Preistoria, 6: 35-98 e 99-170.

Cocchi Genick D. 1996, L'antica età del bronzo, Atti del Congresso (Viareggio 9-12 gennaio 1995), Firenze.

Cazzella A., Recchia G. 2015, The Early Bronze Age in the Maltese Islands, in D. Tanasi, N. C. Vella (a cura di), The late prehistory of Malta, Archeopress: 139-159.

Codice Bando: 
710195
Keywords: 

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