Scopo della ricerca è quello di analizzare, da un punto di vista sia giuridico sia finanziario-contabile, lo strumento "privatistico" di gestione della crisi delle imprese rappresentato dal piano attestato di risanamento, di cui all'art. 67, co. 3, lett. d), l.fall.
In particolare, dopo aver proceduto all'inquadramento civilistico dell'istituto e alla sua collocazione sistematica nel più ampio scenario del diritto concorsuale, la ricerca si propone di analizzare l'insieme dei piani di risanamento depositati, nel quinquennio 2013-2017, dalle imprese italiane presso il Registro delle Imprese, in modo da individuare le eventuali costanti che caratterizzano tali strumenti; le tipologie di imprese che vi accedono; la situazione economica in cui queste ultime si trovano al momento del deposito del piano; l'effettività dello strumento, misurata attraverso l'attitudine dello stesso a far uscire l'impresa dalla situazione di financial distress. L'indagine empirica è resa possibile dalla collaborazione, già da tempo sperimentata, tra la cattedra di diritto commerciale del Prof. Daniele Vattermoli e la società InfoCamere ScpA, che gestisce il Registro delle Imprese e che ha manifestato la volontà di mettere a disposizione del gruppo di ricerca le visure riguardanti le imprese che, nel periodo di osservazione, hanno depositato i piani attestati di risanamento.
La ricerca si propone l'obiettivo, altresì, di evidenziare al futuro legislatore chiamato a riformare il diritto concorsuale domestico gli spazi di criticità che gli operatori economici attualmente incontrano nell'utilizzo dei piani attestati di risanamento, suggerendo altresì le modifiche più opportune per rendere questi ultimi più efficienti.
La ricerca è senza dubbio innovativa, non esistendo alcun contributo che si occupi ex professo del tema oggetto della stessa. Come detto, anche la legge tace sul contenuto minimo dei piani di risanamento.
L'indagine sarà svolta attraverso l'utilizzo del metodo casistico, grazie alla collaborazione con la società InfoCamere ScpA che si è resa disponibile a mettere a disposizione del gruppo di ricerca i dati relativi ai piani e alle imprese che li hanno presentati nel torno di tempo che va dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2017. Anche questo rappresenta, di per sé, una assoluta novità nel panorama nazionale, non esistendo statistiche elaborate su dati aventi le caratteristiche segnalate.
In particolare, nel progetto si intende analizzare il contesto in cui si trova l'impresa debitrice, i dettagli e gli effetti (in termini di risanamento dell'esposizione debitoria e di riequilibrio della posizione finanziaria) del piano depositato al fine di valutare l'efficacia della norma ed eventualmente proporre una variazione della stessa al legislatore.
Riuscire ad individuare il contenuto minimo dei piani di risanamento ed a costruire indicatori (es: indicatori di debito o d'insolvenza) ricavati dall'analisi dei dati di bilancio delle imprese che hanno depositato il piano di risanamento presso il Registro delle Imprese, consentirebbe senza ombra di dubbio di realizzare un notevole avanzamento delle conoscenze rispetto allo stato dell'arte. Un avanzamento delle conoscenze particolarmente utile nell'attuale momento storico, considerando l'avvenuta pubblicazione della legge delega di riforma delle discipline della crisi di impresa e dell'insolvenza e la prossima, probabile, attuazione della stessa attraverso l'emanazione dei decreti delegati. I risultati attesi della ricerca che qui si propone potrebbero effettivamente fornire elementi di riflessione al futuro legislatore per modellare nel modo più opportuno le norme che si intendono dettare nella materia de qua.