Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_915053
Abstract: 

Il progetto VELVET ha l'obiettivo di studiare gli effetti di un evento climatico riconosciuto a scala globale intorno a 4200 anni fa sulla vegetazione e le popolazioni umane in due aree del Mediterraneo, la penisola italiana e il Vicino Oriente, attraverso la raccolta e l'analisi di dati già pubblicati e l'acquisizione di nuovi dati in aree strategiche ancora poco conosciute. Numerosi dati paleoecologici e archeologici suggeriscono che questo evento climatico possa avere svolto un ruolo fondamentale nel "collasso" di importanti civiltà antiche in India, Cina, Egitto, Mesopotamia e Mediterraneo, ma nulla si sa sul cambiamento ambientale e le conseguenti risposte delle popolazioni umane nella penisola italiana nella fase culturale di transizione tra l'Eneolitico e l'età del Bronzo. Resta inoltre da indagare la corrispondenza cronologica tra le variazioni paleoclimatiche e paleovegetazionali registrate in Italia e quelle registrate in altre parti del Mediterraneo e in particolare nel Vicino Oriente, dove per primo l'evento 4.2 ka è stato riconosciuto.
Le analisi paleobotaniche e archeologiche del presente progetto contribuiranno a sviluppare nuove ipotes sui: i) modelli di circolazione atmosferica durante l'evento 4.2 ka, in particolare per quanto riguarda lo spostamento e il posizionamento sull'Italia peninsulare dell'anticiclone nordafricano; ii) risposte della vegetazione in diverse condizioni climatiche lungo una fascia longitudinale che va dal Mediterraneo centrale al Vicino Oriente; iii) strategie sviluppate dalle popolazioni umane eneolitiche e dell'età del Bronzo per adattare la loro economia agli effetti dei cambiamenti ambientali.

ERC: 
LS8_1
PE10_6
SH6_4
Innovatività: 

Il progetto di ricerca VELVET promuove un approccio metodologico interdisciplinare di paleoecologia (Dip. Biologia Ambientale) e archeologia (Dip. Scienze dell'Antichità). Il progetto presenta vari aspetti di innovatività e ha le potenzialità per compiere un significativo avanzamento delle conoscenze sulle dinamiche geografiche dell¿evento 4.2 ka e una maggiore comprensione dei possibili effetti dei cambiamenti climatici in atto. In particolare:

1) I siti paleobotanici in Italia centrale e nel Vicino Oriente selezionati per il progetto si trovano in aree geografiche dove sono pressoché assenti indagini archeobotaniche e palinologiche, e quasi nulla si sa della storia della vegetazione, dell'impatto umano su di essa e dei cambiamenti climatici olocenici. Poiché recenti studi paleoambientali hanno dimostrato come in regioni mediterranee geograficamente adiacenti si possono registrare cambiamenti climatici diacronici o addirittura in antifase (Magny et al., 2013; Di Rita et al., 2018b), la dimostrazione della sincronicità o meno dell'evento 4.2 ka e del relativo impatto paleovegetazionale nel Mediterraneo centrale e nel Vicino Oriente potrebbe portare a una nuova comprensione delle modalità di circolazione atmosferica sul Mediterraneo nel passato e delle cause della siccità e desertificazione che minacciano attualmente le nostre regioni.

2) L'indagine sulle modificazioni della distribuzione degli insediamenti eneolitici dell'Italia centrale nel corso di pochi secoli, il confronto tra i diversi sistemi di sussistenza all'interno di queste regioni e la loro relazione con i dati paleoambientali, l'analisi dei processi postdeposizionali che hanno influito sulla conservazione dei siti archeologici del periodo di riferimento costituiscono linee di ricerca finora poco o per nulla praticate. Importanti risultati potranno essere già conseguiti al livello di costituzione della banca dati prevista dal progetto (vedi punto 'descrizione attività'). Altrettanto innovativa è la ricerca sul processo di fabbricazione dei manufatti in selce legati alle attività agricole, così come l'analisi delle variazioni nella scala di produzione nel corso del terzo millennio a.C. combinata con i dati archeobotanici noti in letteratura. Cambiamenti nell'intensità della produzione e nelle tecniche di manifattura possono essere direttamente collegate ad esigenze connesse alla lavorazione dei campi e all'utilizzo di specie botaniche diverse.

3) Le nuove analisi paleobotaniche e archeologiche del presente progetto contribuiranno a sviluppare nuove ipotesi: i) sui modelli di circolazione atmosferica durante l'evento 4.2 ka, in particolare per quanto riguarda lo spostamento e il posizionamento sull'Italia peninsulare dell'anticiclone nordafricano; ii) sulle risposte della vegetazione in diverse condizioni climatiche lungo una fascia longitudinale che va dal Mediterraneo centrale al Vicino Oriente; iii) sulle strategie sviluppate dalle popolazioni umane eneolitiche e dell'età del Bronzo per adattare la loro economia agli effetti dei cambiamenti ambientali.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Di Rita et al. (2018b) Scientific Reports 8, 8929.
Magny et al. (2013) Climate of the Past 9, 2043-2071.

Codice Bando: 
915053

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