Il presente progetto di ricerca è parte di un più vasto programma presentato e finanziato negli scorsi anni, che si prefigge di studiare determinanti genetici e biomarcatori delle malattie neurodegenerative dell¿età avanzata. Negli anni precedenti l¿attività di ricerca ha riguardato per lo più soggetti con malattia di Alzheimer sporadica, a determinazione genetica complessa, sia nella fase prodromica, che conclamata. I risultati ottenuti, insieme a dati di letteratura, hanno messo in evidenza che fenomeni quali l¿infiammazione e lo stress ossidativo, associati all¿accorciamento dei telomeri (e naturalmente i geni connessi), sono coinvolti nella comparsa dei sintomi delle malattie neurodegenerative in generale. Le competenze acquisite ci hanno indotto perciò ad estendere le indagini ad un¿altra malattia neurodegenerativa dell¿età post-riproduttiva, la Chorea di Huntington, malattia genetica mendeliana semplice, autosomica dominante, in cui la comparsa dei sintomi può variare per l¿azione di geni e fattori ambientali modificatori.
L¿associazione tra riduzione della LTL e insorgenza di malattie neurodegenerative è stata ampiamente studiata nella malattia di Alzheimer e nel morbo di Parkinson, ma nell¿HD esiste, a nostra conoscenza, solo uno studio che riguarda un piccolo numero di soggetti con HD manifesta. Il nostro progetto ha lo scopo di colmare questa carenza esaminando non solo pazienti HD manifesti, ma anche soggetti HD pre-manifesti mai analizzati prima. Il piccolo studio preliminare effettuato suggerisce che l¿accorciamento dei telomeri, osservato negli HD manifesti, inizi nello stadio pre-sintomatico della malattia fino a raggiungere i valori osservati nei pazienti HD conclamati, e consente di ipotizzare che nei soggetti HD pre-manifesti, la lunghezza dei telomeri potrebbe essere una misura del tempo mancante all'insorgenza clinica dell¿HD. Una valutazione dell'accorciamento delle LTL nei portatori di mutazione HD in diversi stadi del malattia (pre-manifesti e manifesti con diversa durata della malattia) potrebbe essere perciò uno strumento utile e non invasivo, per predire l'insorgenza clinica in pazienti pre-manifesti e la progressione della malattia nei pazienti sintomatici. Inoltre, questo biomarcatore potrebbe essere utile per predire l'esordio clinico in pazienti portatori di alleli a bassa penetranza (36-39 CAG). Infine il dato relativo alla relazione LTL / anni mancanti alla comparsa della malattia, potrebbe essere un valore utile da inserire in un modello biostatistico atto a predire l¿età di insorgenza dei sintomi negli HD pre-manifesti.