Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1071720
Abstract: 

I tumori a cellule germinali del testicolo sono neoplasie classificate in tre differenti gruppi. Il gruppo II, oggetto del mio progetto, comprende seminomi e non seminomi, che colpiscono gli uomini tra i 15 ed i 40 anni. L'incidenza di questo tipo di tumori è aumentata nell'ultima decade. Recentemente, il nostro gruppo di ricerca ha evidenziato che la linea cellulare NT2D1, rappresentativa dei tumori a cellule germinali di tipo II, in particolare dei non seminomi, esprime il recettore tirosin chinasico c-MET. Questo, attivandosi in seguito al legame con il suo ligando HGF, diventa funzionalmente attivo dando diversi effetti biologici. Si verifica in tempi brevi aumento di proliferazione, migrazione ed invasione di matrici extracellulari esogene. Questi parametri sono tutti coinvolti nella progressione tumorale e nella formazione di metastasi. A nostro avviso, dunque, il sistema HGF/c-MET è coinvolto nella formazione e progressione dei tumori a cellule germinali del testicolo di tipo II. Con questo lavoro intendiamo studiare le vie di trasduzione del segnale attraverso le quali si ottengono le risposte migratoria ed invasiva in seguito al legame di c-MET e HGF. È noto dalla letteratura che il pathway di HGF/c-MET è collegato a diversi adattatori molecolari responsabili di differenti risposte. Dopo la sua attivazione, dovuta a fosforilazione di tirosine presenti sia nel sito catalitico sia nel sito di ancoraggio (docking site), c-MET può legare, ad esempio, le chinasi c-Src o PI3K. Entrambe queste vie sono note per essere correlate a fenotipi tumorali ed un loro aumento di espressione è stato rilevato durante la progressione di diversi tipi di cancro. Il nostro obiettivo è quello di studiare, con la messa a punto di saggi di migrazione ed invasione, se queste due vie sono coinvolte nel nostro sistema. In particolare intendiamo utilizzare inibitori che bloccano la via della PI3K e la via di c-Src, e osservare l'andamento migratorio ed invasivo dopo trattamenti con HGF.

ERC: 
LS1_10
LS3_5
LS3_2
Innovatività: 

Questo progetto ha come obiettivo quello di ampliare le conoscenze relative ai TGCTs di tipo II, in particolare i non seminomi. Esso è parte di un progetto più ampio, che studia i tumori a cellule germinali del testicolo e il ruolo svolto dall'oncogene c-MET nella patogenesi correlata.
In generale, i tumori a cellule germinali del testicolo di tipo II sono delle patologie con una buona prognosi. La terapia attuale per queste patologie risulta essere oggi formata da una combinazione tra asportazione chirurgia e chemioterapia a base di cisplatino, talvolta fiancheggiati da radioterapia. Nonostante la buona prognosi dei pazienti a seguito di questi trattamenti, si è però vista una tossicità a lungo termine nonché lo sviluppo di una resistenza ai farmaci, che spesso possono portare a morte del paziente. Oggi, i tumori a cellule germinali del testicolo, sono tra i tumori solidi più curabili esistenti, con una media di sopravvivenza dei pazienti di circa il 95% nei 10 anni successivi alle terapie (Moroto P., 2018, Crit Rev Oncol Hematol., 62-67).
Ciò che però preoccupa la comunità oncologica mondiale è che in questi stessi pazienti, si ha uno sviluppo di una tossicità a lungo termine grave, che si ha anche con l'utilizzo delle cosiddette nuove chemioterapie a base di cisplatino. Infatti, una buona percentuale di pazienti, dopo i 10 anni dalla fine dei trattamenti, sviluppa tumori secondari o malattie cardiovascolari che risultano essere letali.
Da questo scenario prende spunto il progetto che vogliamo portare avanti; l'obiettivo è quello di avere una comprensione maggiore su tutti i meccanismi di trasduzione del segnale innescati dal proto-oncogene c-MET che a nostro avviso fanno parte della patogenesi di questo tipo di tumori, ed in particolare dei non seminomi, con la speranza di dare un contributo nella ricerca di nuove terapie per il trattamento della patologia stessa cercando di abbattere quella che si è rivelata una tossicità a lungo termine dei comuni chemioterapici in uso nonché all'insorgenza di ulteriori resistenze ai trattamenti attuali.
È già noto infatti che per altri tipi di tumore sono in uso terapie personalizzate combinate che sfruttano la conoscenza molecolare delle patologie, indirizzate contro uno o più molecole coinvolte nell'insorgenza e nella progressione tumorale. Sono noti inibitori del recettore c-MET come ad esempio i competitori con il sito di legame dell'ATP quali Crizotinib (PF-2341066) già approvato dalla FDA (Food and Drug Administration) per il trattamento di pazienti con NSCLC (non-small-cell lung cancer) e in corso di numerosi trial clinici (http://www.clinicaltrials.gov; 2013). In letteratura non esistono a riguardo dati sul coinvolgimento del sistema HGF/c-MET nei tumori a cellule germinali testicolari, sebbene a nostro avviso una sua de-regolazione potrebbe essere coinvolta nella loro patogenesi, e una aberrante espressione essere utilizzata come un potenziale biomarcatore (Corano Scheri et al., 2018 Oncotarget revisione sottomessa). Il nostro intento sarà quello di fornire le basi di una conoscenza maggiore per proseguire successivamente con lo studio tramite l'utilizzo dell'animale di laboratorio e contribuire così alla ricerca di terapie di questo tipo anche per i tumori a cellule germinali del testicolo.
A tale scopo andremo ad indagare le vie di segnalazione coinvolte nella risposta indotta da HGF nella linea cellulare di NT2D1 che rappresenta i non seminomi, cioè i tumori più invasivi, per aumentare il grado di conoscenza relativo a queste patologie. Cercheremo di avere maggiori informazioni sui protagonisti coinvolti nella risposta delle NT2D1, in seguito ai trattamenti con HGF. Studieremo quindi gli adattatori molecolari che vengono regolati nelle differenti risposte biologiche già evidenziate anche attraverso l'uso di inibitori dei trasduttori identificati, al fine di valutare una eventuale diminuzione dell'effetto indotto.

Codice Bando: 
1071720

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