Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1217646
Abstract: 

Il distretto minerario del Jebel Zawa, situato nel nord dell'Iraq, rappresenta una scoperta di eccezionale interesse archeologico recentemente effettuata nell'ambito delle ricerche svolte dalla missione italiana "The Land of Nineveh Archeological Project" dell'Università di Udine, in collaborazione con la Sapienza Università di Roma. Si tratta di un esteso giacimento di selce, lungo le pendici collinari dei Monti Zagros, sfruttato in maniera sistematica dalle comunità umane di IV e III millennio a.C., per la produzione di grandi lame standardizzate. Lo studio delle modalità di approvvigionamento della selce da parte delle comunità insediatesi nell'area del Tigri a nord di Ninive (l'odierna Mosul) durante la preistoria è oggetto del mio progetto di dottorato. Tale ricerca segue un approccio "globale", che unisce lo studio della tecnologia litica ai dati derivanti dalla caratterizzazione della selce con l'obiettivo di determinare areali di approvvigionamento delle materie prime, indagare l'organizzazione della produzione e le modalità di circolazione delle materie prime litiche e/o manufatti finiti.
Il progetto di avvio alla ricerca permetterà di caratterizzare dal punto di vista geo-chimico la selce del Jebel Zawa che, ad oggi, rappresenta un contesto di approvvigionamento unico in tutta l'area nord-mesopotamica. In tal modo si verrebbe a costituire una litoteca, ovvero una banca dati di riferimento, per gli studi di archeologia del Vicino e Medio Oriente.

ERC: 
SH6_3
SH6_4
SH2_11
Innovatività: 

Sebbene le lame cananee siano molto diffuse sia nel Levante che in tutta la Mesopotamia, tra il IV e il III millennio a.C., non sono edite ricerche specifiche su potenziali fonti di approvvigionamento, mentre i pochi siti specializzati nella produzione e nello smistamento di tali prodotti non sono stati pubblicati in maniera esauriente (Hartenberger, Rosen, & Matney, 2000). Tradizionalmente, il sud della Mesopotamia è considerato povero di materie prime, se si escludono il bitume e l'argilla; le fonti scritte, qualche secolo dopo (periodo akkadico), rimandano l'approvvigionamento di tutta una serie di risorse naturali nel nord, presso i Monti Zagros (Liverani, 2011). Il rinvenimento delle miniere di selce del Jebel Zawa e la loro caratterizzazione geo-chimica potrà gettare nuova luce su questi aspetti storici, dal momento che non sono mai state rinvenute strutture del genere. L'utilizzo di un apposito protocollo analitico, suscettibile di modifiche ed integrazioni ad hoc sulla base delle caratteristiche geologiche del contesto in esame, permetterà di testare una metodologia di analisi in corso di applicazione sperimentale su alcuni contesti italiani.
La creazione di una banca dati (litoteca) e di una letteratura di riferimento su scala regionale, ma anche extra-regionale, per le analisi di provenienza della selce nei contesti databili tra Tardo Calcolitico e Bronzo Antico, rappresenta senza dubbio l'obiettivo centrale del progetto che propongo e l'approccio metodologico sopra esposto risulterà essere una novità assoluta e potrà stimolare la nascita di progetti futuri e collaborazioni su più ampia scala nel panorama archeologico vicino e medio orientale.

Hartenberger, B., Rosen, S. A., & Matney, T. (2000). The Early Bronze Age blade workshop at Titris Hoyuk: lithic specialization in an urban context. Near Eastern Archaeology, 63(1), 51-58.

Liverani, M. (2011). Antico Oriente. Storia, società, economia. (M. Liverani, Ed.). Bari: Laterza.

Codice Bando: 
1217646

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