E' ormai indubbio che, nelle stenosi neoplastiche colo-rettali al IV stadio inoperabili, il posizionamento di endoprotesi, rispetto al confezionamento di una derivazione chirurgica, presenta risultati migliori in termini di tempi operatori, degenza post operatoria, ripresa della canalizzazione e della alimentazione e, inoltre il procedimento è meglio accettato dal paziente.
Ancora non c'è accordo su che tipo di trattamento sia più efficace nei pazienti con stenosi colo-rettale al IV stadio, nei quali sia possibile eseguire una exeresi palliativa del tumore primitivo.
Scopo della prosecuzione della ricerca è quello di confrontare, nei pazienti con stenosi colo-rettale al IV stadio, l'intervento chirurgico di exeresi palliativa del tumore primitivo vs il posizionamento di un endoprotesi metallica autoespansibile nel tratto stenotico.
Ancora non esistono univocità di vedute sul trattamento dei tumori colo-rettali stenosanti al IV Stadio in cui sia ancora possibile eseguire la resezione palliativa del tumore primitivo; il quesito, ancora irrisolto, pone la domanda se sia preferibile l'exeresi del tumore primitivo o se sia consigliabile l'approccio endoscopico con posizionamento di endoprotesi. Sulle 20 pubblicazioni più significativi della letteratura sull'argomento, 12 dimostrano una migliore sopravvivenza dei pazienti nei quali viene asportato il tumore primitivo, con, tuttavia, una mortalità media dopo trattamento chirurgico del 6%. Tutti gli autori, anche quelli con una sopravvivenza significativamente superiore dopo chirurgia, però non traggono conclusioni perché nessun lavoro è prospettico randomizzato ma solo retrospettivo. Con questa ricerca, che si basa su un trial prospettico randomizzato, dovremmo verificare, fondamentalmente, se esistano significative differenze di sopravvivenza tra i due trattamenti e di conseguenza indicare con più accuratezza un tipo di trattamento piuttosto che un altro.