L¿analisi delle variazioni a lungo termine (trend) dell'irradianza ultravioletta misurabile al suolo è
di fondamentale importanza, ad esempio per determinare l'impatto della radiazione solare sulla
biosfera, per valutare l'esito dei provvedimenti di salvaguardia dello strato di ozono (protocollo di
Montreal) e per identificare eventuali tendenze evolutive delle variabili ambientali in grado di
influenzare la radiazione solare misurabile a terra (es. nubi e aerosol). Questo tipo di analisi
richiede serie particolarmente lunghe, sia per rimuovere correttamente il segnale del ciclo solare
(di 11 anni) sia per limitare l'incertezza sul trend. In tale contesto risulta evidente l'utilità di una sistematica raccolta di osservazioni di elevata qualità dell'irradianza solare UV e dei principali parametri atmosferici, come l'ozono colonnare, gli aerosol e le nubi, al fine di meglio comprenderne le varie interazioni complesse.
Il Gruppo di Ricerca di Meteorologia, G-MET, conduce dal 1992 un' attività di sorveglianza dell¿ozono e dell'irradianza UV mediante spettrofotometria Brewer. L'attività procede senza interruzione a tutt'oggi ed ha consentito la raccolta di un'importante serie pluriennale di dati di irradianza UV di rilevanza nazionale che sono d'interesse per lo studio del clima e dell'ambiente.
Si sta assistendo a livello globale ad una diminuzione del numero delle stazioni da terra con elevato controllo di qualità dei dati di ozono e UV a causa delle contrazioni delle risorse e anche il futuro di quelle esistenti risulta incerto [WMO,2018]. Se questo trend continuasse, la comunità scientifica perderebbe una fonte di dati fondamentale per la valutazione dello stato dell'ambiente, per la validazione dei dati satellitari e per validare le proiezioni dei modelli.
Il progetto prevede di coprire parzialmente i costi della calibrazione con la strumentazione di riferimento e il controllo di qualità dei dati Brewer di ozono e irradianza UV secondo gli standard correnti.
Lo studio sulla variabilità dell'irradianza solare UV nelle due stazioni di radiometria solare (urbano di Roma e montano della Valle d'Aosta) con differenti caratteristiche geo-ambientali e meteorologiche permetterà di approfondire le conoscenze sui meccanismi della variabilità della radiazione UV da parte dell'atmosfera, in particolare valutando l¿impatto, su di esse, delle variazioni di ozono, degli aerosol e delle nubi.
Poiché la strumentazione Brewer non è facilmente trasportabile, ed ha costi elevati di acquisto e manutenzione non è di conseguenza utilizzabile per fornire l'indice UVI in maniera distribuita sul territorio. La presente proposta si propone anche di progettare sistemi di misura dell'UV eritemale per poter disporre in futuro di sistemi di misura compatti e a basso costo da poter utilizzare per misurare l'UVI in diverse località senza la necessità di dover disporre di strumentazione da spostare e con problemi di connettività.
Bibliografia essenziale
-WMO, (World Meteorological Organization): Scientific Assessment of Ozone Depletion: Global Ozone Research and Monitoring Project - Report No. XX, Geneva, Switzerland, 2018