Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1527146
Anno: 
2019
Abstract: 

La presente ricerca si configura come un primo livello di perlustrazione nel campo dell'architettura medievale armena, spesso accostata e confusa nel generale ambito dell'architettura bizantina, che tanto ha influenzato direttamente e indirettamente l'Italia medievale e rinascimentale.
Si vuole inquadrare e studiare in particolare il secondo periodo medievale armeno; ossia quello con la più estesa presenza architettonica. Il tema di studio viene focalizzato nel Complesso monastico di Geghard, che presenta molteplici aspetti tipologici e morfologici, adatti anche alla sperimentazione ed applicazione di tecniche di rilevamento e rappresentazione: architettura edificata, architettura ipogea e scultura.
La ricerca si inserisce quindi in un'ampia rete di collaborazione che come protagonisti ha "ricercatori" appartenenti a diversi ambiti culturali in Italia e in Armenia.

ERC: 
SH5_8
SH5_6
SH6_6
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_1920828
sb_cp_es_300524
sb_cp_es_300525
sb_cp_es_300526
sb_cp_es_300527
sb_cp_es_300528
Innovatività: 

Certamente ogni operazione di rilevamento non è una azione definitiva nel tempo ma costituisce un anello nel tempo in grado di mostrare (con le tecnologie del momento) come appariva quel determinato soggetto. Una "auspicabilmente diffusa" campagna di rilevamento in Armenia costituisce quindi un sicuro avanzamento delle conoscenze di tale patrimonio culturale.
Inoltre con lo sviluppo, continuo, delle recenti tecnologie di scansione laser e di fotogrammetria sia terrestre sia aerea, il rilevamento architettonico ha subito un forte impulso che ne ha modificato molte attività, oltre ad ampliarne il campo di fruizione che dalla semplice rappresentazione bidimensionale ha un modello tridimensionale che può essere ulteriormente elaborato e "navigato".
In futuro quindi si potrà pensare ad un portale WEB che racchiuda in sé due aspetti:
- quello conoscitivo legato alla disponibilità di letture critiche ed analisi grafiche anche con metodi di rappresentazione tradizionale;
- e quello comunicativo legato all'utilizzo di strumenti di navigazione a monitor o con stereo-visualizzatori Virtual Reality.
Alcuni membri del gruppo di ricerca, a partire dal 2007, stanno studiando nuove forme di rappresentazione attraverso l¿utilizzo di Sezioni Multiple Equidistanti (SME), tecnica un tempo utilizzata quasi esclusivamente nella cartografia (isoipse) e talvolta nella rappresentazione di soggetti scultorei (stereo-fotogrammetria di Abu-Simbel). In quest'ultimo decennio le SME sono risultate il metodo ideale per rappresentare forme di architettura ¿scolpita¿ come quella rupestre dove le tecniche tradizionali potevano solo accennare parzialmente l'aspetto geometrico. Nel caso dell¿architettura Armena, con le sue peculiari caratteristiche di parato murario scavato, le SME possono definire contorni oggettivi non legati all¿interpretazione del disegnatore; producendo così dei dati grafici potenzialmente più utili alla successiva analisi e conservazione del costruito.

Codice Bando: 
1527146

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