Osservazioni sull'architettura etrusca tra la fine del IV e il III secolo a.C., tra edilizia pubblica e committenza privata
Il periodo della “romanizzazione” rappresenta per l’Etruria una fase di profondi rivolgimenti strutturali,
che hanno un riflesso immediato sia sull’organizzazione dei centri “minori”, che nascono già alla fine del
IV secolo per impulso delle grandi città dell’Etruria meridionale, sia sull’impianto degli insediamenti di
nuova fondazione, sorti intorno alla metà del III secolo in seguito all’intervento diretto di Roma. In tale
contesto, i dati desumibili dalle testimonianze di carattere pubblico, in particolare di ambito sacro, possono
essere utilmente integrati dalle manifestazioni di architettura domestica – purtroppo quantitativamente
limitate – e dalle più rilevanti espressioni dell’architettura funeraria. Si presentano quindi alcuni esempi
sia di ambito urbano che funerario che si ritengono significativi ai fini della ricostruzione delle principali
linee di sviluppo di elementi di antica tradizione cercando, parallelamente, di evidenziare quei casi che
presentano caratteri di originalità nell’acquisizione di nuovi modelli di stampo ellenistico.