Forma e cultura della città nel Latium vetus in età medio repubblicana
Le comunità del Latium vetus furono partecipi del fenomeno urbano sin dall’inizio dell’età arcaica con una molteplicità e varietà di esperienze (specialmente condizionate dalla eterogeneità del contesto geografico e insediativo) di cui il caso romano costituisce la maggiore e più complessa manifestazione ma certamente non il solo punto di riferimentoculturale e politico. In questa prospettiva di lungo periodo, si indagano le trasformazioni che intervennero nei centri urbani del Latium vetus nel corso dei secoli IV e III, l’arco cronologico che include gli ultimi, turbolenti decenni della autonomia politica delle città del Lazio e che vede, successivamente allo scioglimento della Lega Latina, la ridefinizione costituzionale delle singole comunità assoggettate e la loro inclusione nelle dinamiche politiche, militari e economiche di Roma. Di riflesso, si tenta di valutare il ruolo della cultura urbana latina nel processo della espansione romana nel Latium adiectum e nel più vasto fenomeno coloniale che vide estese ristrutturazioni territoriali ancorate alla nuova o rinnovata viabilità (ormai proiettata a scala interregionale) e caposaldate a centri urbani di nuova fondazione dalle connotazioni formali scarsamente “romane” e piuttosto affini o derivate dalla tradizione urbana latina (per principi insediamentali, organizzazione areale, impiego di materiali e tecniche costruttive). Le comunità del Lazio antico, in effetti, dovettero avere un ruolo primario nel processo di conquista e “romanizzazione” della penisola, un processo che per le sue dinamiche, le sue manifestazioni e i suoi esiti, sarebbe più corretto definire di “latinizzazione”.