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L’autore indaga alcune peculiarità dell’istituto della responsabilità extracontrattuale nei codici italiani del XIX secolo. Rispetto ai modelli francese e austriaco, il Codice civile del Regno di Sardegna del 1837 preferisce adeguarsi al primo, ma con l’aggiunta di tre nuovi articoli che riguardano le cosiddette “azioni di enunciazione”, come strumento di tutela della proprietà contro il pericolo che proviene dall’esterno. Il Codice civile del 1865, invece, riprendendo la sistematica dell’ABGB, sposta tali articoli all’interno della disciplina delle situazioni reali. Infine, il Codice civile attuale situa le azioni cautelari alla fine del libro della proprietà, accentuando l’aspetto cautelare dell’azione. L’apporto del Codice albertino risulta, quindi, importante per aver colmato, come per altri istituti, un vuoto del Codice francese e per aver considerato le azioni cautelari prodromiche al risarcimento del danno, collocandole all’interno della responsabilità extracontrattuale come strumento cautelare a tutela del danno.