Pratiche in uso nella comunicazione della diagnosi oncologica: il punto di vista dei pazienti

01 Pubblicazione su rivista
Alby Francesca
ISSN: 0390-5349

L’articolo indaga le pratiche comunicative di diagnosi oncologica attraverso l’a- nalisi qualitativa del contenuto di 30 interviste semi-strutturate rivolte a pazienti oncolo- gici reclutati nel day hospital di una città del centro Italia. La ricerca mette in luce che il 77% degli intervistati è stato informato della diagnosi dal medico, il 13% ha ricevuto una comunicazione mediata dai familiari e il 10% ha ricevuto l’informazione attraverso la let- tura autonoma dei referti. Pratiche di comunicazione cauta ed evasiva da parte dei medici trovano una certa corrispondenza nelle preferenze dei pazienti; il 27% ritiene infatti che l’informazione vada data in modo personalizzato valutando caso per caso la possibilità di informare il paziente in modo parziale o di rinviare la comunicazione. La comunicazione della diagnosi oncologica, che in letteratura è descritta come un fenomeno dicotomico, è qui rappresentata su un continuum temporale in cui l’effettuazione dei trattamenti segna una linea di demarcazione importante tra una comunicazione cauta e una comunicazione tardiva, che non mette il paziente in condizioni di decidere della sua salute.

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