Co2 laser for surgical exposure of impacted palatally canines [Esposizione chirurgica mediante laser CO2 di canini inclusi palatali]

01 Pubblicazione su rivista
Impellizzeri A., Palaia G., Horodynski M., Pergolini D., Vernucci R. A., Romeo U., Galluccio G.
ISSN: 0011-8524

L’inclusione è definita come la mancata comparsa nell’arcata dentaria dell’elemento dentario,
durante il suo fisiologico periodo di eruzione. I canini mascellari permanenti sono i più comuni
denti che vanno incontro ad inclusione dopo i terzi molari, hanno come predilezione l’inclusione

palatale con una tendenza all’inclusione unilaterale. È più comune nelle femmine che nei maschi.
L’eziologia non è chiara: i canini inclusi palatali possono essere associati ad ipoplasia o ad agenesia
degli incisivi laterali contigui o ad aplasia dei premolari, alla presenza di denti sovrannumerari e
disodontiasi dei terzi molari.
Vi sono diversi approcci chirurgici per la disinclusione di tali elementi: una terapia chirurgica
intercettiva o tardiva, estrazione dell’elemento incluso, l’auto-trapianto, esposizione chirurgica della
corona del canino incluso con tecnica aperta o chiusa e successiva trazione in arcata. La scelta
dipende, dalla posizione del canino incluso, dalla malocclusione associata, dall’esperienza del
chirurgo e dell’ortodontista e dalla compliance del paziente. La letteratura riporta che una terapia
laser ad alta intensità (HILT) con azione di taglio sui tessuti molli, può e4ssere usata per creare
l’opercolectomia del dente incluso.
MATERIALI & METODI Una paziente femmina di anni 13 si è presentata alla nostra osservazione
presso il Dipartimento di Odontoiatria e Protesi Dentaria, Sapienza Università di Roma, per una
visita ortodontica, poiché persisteva in arcata il canino deciduo. La radiografia Ortopanoramica
mostrava un’inclusione osteo-mucosa di entrambi i canini permanenti mascellari. L’anamnesi
familiare remota ha messo alla luce che la madre della paziente aveva avuto la stessa problematica.
Per il piano terapeutico è stata richiesta una CBCT. L’esposizione chirurgica dei canini inclusi è
stata effettuata con CO 2 laser (Smart US20D®, DEKA-Florence, Italy), previa osteotomia e
successivamente applicato un impacco parodontale. Nessun dispositivo ortodontico di trazione è
stato applicato. Il movimento verso l’arcata dentarie dei canini inclusi è stato monitorato ad 1,4,8,16
settimane dall’intervento chirurgico con foto e scansione intra-orale CS3500 (Carestream Dental).
Quando i canini sono erotti completamente sul versante palatale, si è proceduti con all’allineamento
in arcata mediante terapia fissa multi-brackets con bandaggio indiretto.
RISULTATI In quattro mesi si è ottenuta l’eruzione completa della corona degli elementi inclusi.
CONCLUSIONI Come riportato in Letteratura, questo caso conferma che l’esposizione chirurgica
del dente incluso con laser CO 2 presenta dei vantaggi se confrontata con la chirurgia tradizionale:
nessun sanguinamento durante e dopo l’intervento, nessuna necessità di punti di sutura e l’effetto
bio-stimolante della luca laser mostra una eruzione più veloce e spontanea dei trattamenti
convenzionali.

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