Benedetto XV e la questione romana negli anni della grande guerra

01 Pubblicazione su rivista
Franceschi Fabio
ISSN: 1971-8543

SOMMARIO: 1. L’avvio del pontificato di Benedetto XV e il nuovo corso vaticano - 2. Il nodo irrisolto della questione romana - 3. Il problema della condizione giuridica della Santa Sede alla luce della legge n. 214 del 1871 - 4. La “Grande Guerra” e le sue ricadute sulle relazioni tra l’Italia e la Sede Apostolica - 5. Il conflitto europeo come possibile occasione per la riproposizione della questione romana. L’interesse vaticano per una “internazionalizzazione” della medesima - 6. L’azione della Santa Sede in campo internazionale negli anni del conflitto, tra imparzialità e attivismo diplomatico - 7. L’oscillazione, nei primi anni della guerra, delle posizioni vaticane sulla via da seguire per la soluzione della questione romana e la “svolta conciliatorista” di Benedetto XV - 8. La (ritenuta) maggiore affidabilità della soluzione interna. L’imprescindibilità di una soluzione territoriale come base di partenza nelle trattative con il Governo italiano - 9. L’azione per la pace di Benedetto XV e le sue connessioni con l’interesse per una soluzione della questione romana - 10. La posizione italiana. I rapporti tra il Regio Governo e la Santa Sede negli anni del conflitto - 11. Propositi e tentativi di soluzione della questione romana durante il periodo bellico. Dalle proposte germaniche ai progetti vaticani. Lo schema di Trattato fra la Santa Sede e l’Italia del marzo 1917 - 12. Il fallimento del tentativo pontificio di legare le vicende del conflitto con quelle relative alla soluzione della questione romana. L’impossibilità di addivenire a una sistemazione dei rapporti fra le parti nel corso della guerra e al termine della medesima - 13. “Non tutto fu inutile”: Benedetto XV e la strada aperta per la Conciliazione

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