Between history and stories. The Narrative Panorama for Rome’s University City. Tra storia e storie. Il panorama narrativo per la città universitaria di Roma
La rappresentazione di città, per quel rapporto affettivo dei luoghi con la sensibilità individuale e collettiva, è stata storicamente veicolo di emozioni per suggerire storie e interpretazioni. Questo è il contesto del “Panorama Narrativo” presentato che, rivisitando il panorama ottocentesco, mette in scena un particolare luogo per raccontarne la storia: il progetto di Marcello Piacentini per la Città Universitaria di Roma. Gli eventi, gli abitanti, gli edifici stessi diventano protagonisti di tutte le “storie” e lo spettatore, libero di vagare con lo sguardo alla ricerca delle trame narrative, si fa egli stesso attore e co-autore del racconto. Il panorama narrativo è un dispositivo rammemorativo il cui funzionamento è analogo a quello cartografico. Procede infatti per speciali figure, composizioni di luoghi e immagini, sfruttando la verosomiglianza e il rapporto tra primo piano e sfondo. Ma è soprattutto nella ‘messa in mappa’ che utilizza le tecniche cartografiche più peculiari: quella locativa e quelle narrative. Il dispositivo prevede una narrazione organizzata per episodi e il procedimento figurale è di tipo sommativo: i singoli frammenti (iconici, simbolici o segnici) sono accostati a formare le scene, ma agendo sulla messa in evidenza (attraverso l’isolamento del frammento) e sul significato contestuale (attraverso la disposizione nella scena). È lo sguardo dello spettatore che ricomponendo l’unità della figura rintraccerà l’unità di senso, ovvero l’oggetto della raffigurazione. Per la composizione dei singoli episodi ogni frammento utilizzato è verosimile e suggestivo e disposto secondo le giuste associazioni. Quali espedienti di marcatura dei luoghi, veri e propri indici di riferimento, sono utilizzati elementi grafici e testuali accessori che si staccano, differenziandosi, dalla base iconica. Nel panorama narrativo sulla Città Universitaria in figura (sulle scienze umane – in basso il totale e in alto un particolare) il progetto di Piacentini è stato assunto come ossatura narrativa, mentre piazza della Minerva e gli edifici prospicienti sono il palcoscenico delle narrazioni. All’ossatura dei luoghi è sovrapposta la trama narrativa dei principali eventi che dal 1935 hanno interessato la Città Universitaria.