La rappresentazione dello spazio architettonico nella didattica di Zevi. Iconografia come critica operativa
Il saggio indaga, selezionandolo tra la molteplicità di codici comunicativi adottati da Bruno Zevi nella docenza universitaria, l’uso delle immagini grafiche e fotografiche: ne emerge un quadro i cui fili si riconnettono potentemente, con coerenza – e in modi sempre rinnovati –, alla trama di intenzioni che l’intellettuale e studioso ha via via tessuto ed esposto lungo la sua attività, configurando una sorta di iconografia quale strumento di critica operativa.
Ovvero gli strumenti della rappresentazione dell’architettura, nell’attività didattica di Zevi, sono scelti e definiti perché interpretino due questioni fondamentali nella sua ricerca critica: le specificità estetiche ed ermeneutiche dell’architettura e il progetto di una “storia come metodologia del fare architettonico”.