Cortili bolognesi tra spazio reale e spazio illusorio. La traccia del tempo che si manifesta attraverso la superficie
I fondali illusori scenografici dipinti nei cortili dei palazzi storici bolognesi tra il XVII e il XIX secolo, un tempo maestose opere pittoriche a scala urbana dove l'artificio della prospettiva ingannava l'occhio dell'osservatore invitandolo ad esplorare lo spazio architettonico - perfetto connubio fra architettura reale e dipinta -, oggi sono ormai ridotte allo stato di rudere. Tra di esse si propone un progetto di studio e valorizzazione applicato al cortile dipinto di Palazzo Vizzani, opera di Antonio Galli Bibiena. La volontà di percorrere nuove modalità narrative ed espressive permette di ristabilire il dialogo tra tradizione e tecnologia, con lo scopo di definire un'inedita interpretazione, materica ed emozionale, di un'opera senza tempo.