Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2772234
Anno: 
2021
Abstract: 

La pratica di incidere delle marche sui blocchi impiegati nella costruzione degli edifici era molto diffusa nella grecità Classica ed Ellenistica, come anche nelle realtà Romana e Medievale. Eppure, le c.d. masons¿ marks erano utilizzate già nella media e tarda Età del Bronzo, nel mondo minoico: segni tra loro differenti per ductus, tipologia, dimensione, e distribuzione sono incisi sui conci delle principali sedi palatine dentro e fuori l¿isola di Creta, la patria della cultura minoica.
Se in epoca più tarda è ben chiara la funzione precipua di queste marche, impiegate per facilitare le operazioni di costruzione degli edifici, lo stesso non può dirsi per il mondo minoico, ove ancora aperto è il dibattito tra quanti vi hanno individuato un valore religioso/magico-apotropaico e quanti, invece, le ascrivono piuttosto ai processi, ben più ¿profani¿, di estrazione e messa in opera dei conci per la costruzione degli edifici.
Tanto la capillarità del fenomeno, tanto il ¿mistero¿ circa la loro funzione hanno indotto gli studiosi a ordinare questa enorme mole di materiale sito per sito, categorizzando i segni per tipologia e pubblicando dei veri e propri corpora degli stessi, soprattutto quando il numero delle marche rinvenute raggiungeva gli ordini delle centinaia o delle migliaia. Così, le masons¿ marks delle principali sedi palatine di epoca minoica, quali Cnosso, Festòs, Mallia, Akrotiri e Hagia Triada, sono state oggetto di un progressivo processo di pubblicazione, che consente oggi di disporre di corpora aggiornati per la maggior parte dei siti menzionati.
La sola eccezione è costituita dal sito di Festòs, la cui pubblicazione, non ancora aggiornata, risale al 1935. Ed è proprio l¿aggiornamento del corpus delle masons¿ marks di Festòs il fine ultimo del progetto che ci si accinge a presentare: a dir poco necessario, dato che il numero delle marche pubblicate non è completo, come una survey condotta dalla scrivente negli anni 2018 e 2019 ha permesso di notare.

ERC: 
SH5_3
SH6_5
SH6_11
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3540638
Innovatività: 

Il progetto che si sta proponendo risponde alla reale necessità di un aggiornamento del corpus delle masons¿ marks di Festòs, la cui assenza costituisce un vulnus nella storia degli studi sull¿argomento.
In particolare, la pubblicazione di un catalogo delle marche festie aggiornato con i dati, quantitativi e tipologici, desunti dalle survey condotte negli anni 2018 e 2019, nonché con quelli che si auspica di raccogliere in seno al presente progetto, consentirà finalmente di indagare il complesso di questi segni nella loro totalità e di effettuare, dunque, studi statistici che tengano conto delle effettive percentuali di attestazione di ciascuno di essi a Festòs; a questo seguirà un¿analisi di tipo paleo-epigrafico che potrà, a questo punto, considerare tutte le marche festie visibili al giorno d¿oggi, in linea con quanto è stato fatto per i corpora delle masons¿ marks di Cnosso, Mallia, Hagia Triada e Akrotiri (Thera). A questo riguardo, dove le marche individuate da Pernier non risultassero più visibili perché troppo abrase, la pubblicazione dei taccuini di scavo dell¿archeologo ad opera di Fiandra e Notti (Fiandra ¿ Notti 2011, 2013) assurgerà a importante supporto all¿indagine.
Come si dedurrà, già questi primi due punti sono a dir poco fondanti nell¿ottica dell¿approccio comparativo generalmente prediletto negli studi sull¿argomento (Pernier 1935, Hood 2002, Notti 2013, Devolder 2018). Difatti, si è ricordato come, nel caso delle marche minoiche, la ¿lacunosità¿ della documentazione, di cui pure si è fatta menzione, induca, ancor più che in altri settori, a prediligere un¿indagine su larga scala, che tenga conto, cioè, del maggior numero possibile di segni, procedendo trasversalmente per tutti i siti ove il fenomeno è attestato; questo consente infatti di disporre di un numero di dati congruo a proporre risultati che abbiano validità scientifica.
Inoltre, la scelta di dedicare una parte del lavoro sul campo alla digitalizzazione del suddetto materiale per tramite di fotografie ad alta definizione e di disegni realizzati con i moderni strumenti di grafica vettoriale consentirà di disporre in qualsiasi momento di un valido supporto all¿indagine autoptica effettuata in loco; d¿altro canto, la predisposizione di schede dettagliate ove registrare in modo ordinato e sistematico tutte le informazioni di carattere paleo-epigrafico che l¿autopsia consentirà di individuare e l¿inserimento della totalità dei dati in un database di tipo relazionale ne garantirà fruibilità e agevole consultazione. L¿implementazione del suddetto database con le informazioni edite per quanto concerne i corpora delle masons¿ marks degli altri siti egei renderà possibile, inoltre, una veloce comparazione degli stessi e, di conseguenza, una reale ottimizzazione delle informazioni raccolte. Inoltre, il caricamento del database in GIS (Geographic Information System) consentirà di conoscere l¿esatto punto del palazzo di Festòs in cui la marca è stata rinvenuta.
Infine, in concomitanza con la pubblicazione dei risultati dell¿indagine, si auspica di caricare le schede realizzate per ognuna delle marche di Festòs, opportunamente provviste di fotografie, disegni, esatta ubicazione e informazioni di carattere paleo-epigrafico, in una sezione dedicata della pagina web del The Linear B pa-i-to Epigraphic Project (www.paitoprject.it), un progetto di natura filologica e paleo-epigrafica con il quale la scrivente collabora. Quest¿ultimo è stato fondato nel 2015 dal prof. A. Greco (Università di Roma, La Sapienza) e G. Flouda (Museo Archeologico di Heraklion), con il fine precipuo di studiare Festòs micenea attraverso i documenti in Lineare B, la scrittura utilizzata tra il XV e il XIII secolo a.C. a Creta e nel Continente greco per notare il greco miceneo (Greco ¿ Flouda 2017, Greco -Flouda 2021, Greco ¿ Flouda ¿ Notti 2021). Attualmente il progetto, che beneficia anche dell¿attiva collaborazione di E. Notti (Università IULM di Milano), sta rivolgendosi ad un ampliamento del campo di indagine alle altre scritture attestate a Creta nel II millennio a.C., ragione per cui ha dato avvio, da due anni a questa parte, alla digitalizzazione e alla sistematica pubblicazione dei documenti in Lineare A, una delle scritture attestate a Creta in epoca minoica, conservate presso il Museo delle Civiltà di Roma (ex Museo Preistorico Etnografico ¿Luigi Pigorini¿ di Roma).
Si comprenderà che il progetto che si sta proponendo andrebbe a costituire un ulteriore complemento nello scenario testé descritto. È altresì evidente, infine, che con la pubblicazione online delle masons¿ marks di Festòs la comunità scientifica (e non solo) potrà disporre agevolmente di materiale epigrafico sinora edito solo parzialmente.

Codice Bando: 
2772234

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