Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2502439
Anno: 
2021
Abstract: 

Fine della ricerca è indagare il ruolo che narrazioni pervase da una "nostalgia degli imperi" hanno svolto nella costruzione di nuove posizioni politiche, perlopiù nazionalistiche ma non solo, all'interno della cultura britannica e francese degli ultimi vent'anni. La ricerca prende spunto dal ruolo della rivalutazione/glorificazione del passato imperiale all'interno del dibattito sul Brexit, e muove dall'ipotesi, suffragata da diversi elementi, che quest'operazione si sia basata sulla presenza di un ricco substrato di narrazioni più o meno esplicitamente filoimperiali e filocoloniali. Comparativamente, la ricerca coinvolgerà anche la costruzione della nostalgia imperiale nella cultura francese, identificandone miti e canali di espressione (mentre in UK è, per esempio, l'esperienza coloniale a spiccare, in Francia si riscontra una forte attrazione per il cesarismo incarnato da alcune figure, come, in particolare, Napoleone, anche se l'eredità coloniale ha sempre mantenuto rilievo). La ricerca intende in altri termini identificare degli snodi significativi nella costruzione di un clima d'opinione, guardando all'intersezione tra discorso pubblico, letteratura e media, e collocandosi in tal modo sul solco della storia intellettuale, che ha posto i presupposti per un'analisi più approfondita delle "nostalgie imperiali".

ERC: 
SH5_2
SH5_8
SH6_9
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3165817
sb_cp_is_3157047
sb_cp_is_3157087
sb_cp_is_3437767
Innovatività: 

L'innovatività della ricerca nasce in primo luogo dal nostro apparato metodologico e dalla specificità e dall'ambito delle nostre discipline, posti in relazione con discipline di diversa matrice. I confini tra la storia politica e culturale e quella letteraria si sono già, negli ultimi trent'anni, dimostrati permeabili, in particolare in ambito anglofono, ma con ricadute su varie culture accademiche. Laddove la ricerca storica ha molto da insegnare a quella letteraria (in primo luogo per la sua dimensione archivistica e la sua capacità di contestualizzazione) la ricerca letteraria si fonda su strumenti di comprensione dei testi che possono fungere da utile complemento a quella storica tout court. Il funzionamento delle "narrazioni", dei registri e dei meccanismi retorici, come le analogie e le metafore, e delle connessioni intertestuali può portare più compiutamente alla luce i significati che hanno nutrito un determinato clima d'opinione. A questo si aggiunge il rapporto sempre più saldo tra studi letterari, studi culturali, media studies e informatica umanistica, che permette di ricostruire in modo più esaustivo e sfumato la trasversalità di alcune posizioni ideologiche.

La ricerca può in altri termini portare a un avanzamento e a un'espansione di conoscenze che appartengono perlopiù a un altro ambito disciplinare, mettendo in rapporto più livelli della cultura, con un'opera di contestualizzazione ad ampio raggio che muova dalla storia politica per estendersi alla produzione e al consumo estetico (latente o manifesto). Così facendo, può mostrare anche la rilevanza di questi ultimi, veicoli di nozioni e sentimenti che possono radicarsi, in modo capillare, nella coscienza comune. Le visioni politiche sono a tutti gli effetti, del resto, storie, come ci ha insegnato tanti anni fa Umberto Eco, le cui strutture traggono linfa da un ricco sostrato di narrazioni (l'uso diffuso del termine "narrazione" sembra del resto segnalare che tra gli stessi attori e commentatori politici questa consapevolezza sia sempre più viva):

Codice Bando: 
2502439

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