Anno: 
2017
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_596783
Abstract: 

Il carcinoma del colon-retto è la terza forma più comune di cancro con un rischio di insorgenza di metastasi a distanza a 5 anni del 25%. La procedura chirurgica attualmente approvata è l¿Escissione mesorettale totale (TME), seguita dalla rimozione di linfonodi per valutare lo stadio della malattia. In questo contesto si inserisce l¿utilizzo di traccianti PET in sede intraoperatoria che mostrino, con l¿ausilio di sonde, l¿esatta localizzazione dei linfonodi captanti FDG e quindi potenzialmente sede di invasione metastatica. Innovativa è l¿idea di sonde che rilevino il 18Fluoro-FDG, molto più sensibili delle esistenti in commercio per la rilevazione del 99mTc, che permettono così di individuare durante l¿intervento chirurgico sia i linfonodi captanti tale radiofarmaco che di verificare la completa rimozione di tutto il tessuto neoplastico. Lo scopo di questo progetto di ricerca è quindi quello di coniugare l¿utilizzo dell¿FDG intraoperatorio all¿utilizzo di una innovativa sonda per traccianti PET. L¿obiettivo primario è quello di ridurre il tasso di insorgenza di metastasi a distanza in pazienti con cancro del colon-retto. Obiettivi secondari del progetto saranno: ridurre il numero di recidive locali, aumentare la sopravvivenza media a 5 anni, valutare la presenza di metastasi misconosciute agli esami strumentali pre-operatori, validazione dell¿utilizzo di sonda per traccianti PET. In questo scenario si inserisce il prototipo di sonda innovativa per traccianti PET il cui brevetto è di proprietà della Sapienza Università di Roma, fornita dalla NGDetectors, Start-up della Sapienza stessa. Questa sonda possiede delle caratteristiche che permettono una individuazione precisa della lesione positiva alla PET: la precisione millimetrica con cui si individuano i tessuti ipermetabolici, un sistema di localizzazione spaziale di altissima qualità e un sistema di navigazione , di ¿auto guida¿, che indirizza il chirurgo verso la sede elettiva di concentrazione da rimuovere.

Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_768043
sb_cp_is_764121
sb_cp_is_765869
sb_cp_is_803852
sb_cp_es_81075
Innovatività: 

Nell¿ambito di un approccio sempre più multidisciplinare alla malattia, la chirurgia rappresenta la principale modalità di trattamento, unica in grado di offrire e garantire la possibilità di guarigione in associazione con terapie neoadiuvanti e/o adiuvanti in grado di consolidare i risultati di un intervento chirurgico ontologicamente corretto in caso di neoplasie localmente avanzate. La procedura chirurgica attualmente approvata nella terapia nel cancro del colon-retto è l¿Escissione mesorettale totale (TME), un intervento che prevede la asportazione totale del retto e di tutto il mesoretto, un tessuto cellulo-linfo-grasso che circonda il retto a manicotto e nel quale sono contenute le strutture linfonodali colpite nei casi di tumore localmente avanzato. L¿efficacia dell¿intervento di resezione del cancro del colon-retto è limitata dalla caratteristica di questo particolare tumore di possedere una probabilità di sviluppare metastasi a distanza a 5 anni molto elevata. Lo studio proposto vorrebbe diminuire questa incidenza introducendo una metodica che ha numerosi vantaggi e pochi limiti. I vantaggi obiettivi derivano dal fatto che la metodica non incide se non in modo minimo sulla normale pratica clinica, in quanto la durata dell¿intervento chirurgico sarebbe accresciuta di poco più di una manciata di minuti rispetto alle ore totali in cui si esplica l¿intervento. Inoltre in termini radioprotezionistici la dose somministrata al paziente e di conseguenza assorbita da medico nucleare, chirurghi, operatori di sala ed anatomopatologo è trascurabile (180MBq di 18F-FDG, Emivita fisica 110 minuti). A questo si associa il fatto che l¿FDG è un farmaco molto economico e che quindi non inciderebbe sulla economia totale del ricovero, anzi, qualora venisse appurata l¿effettiva diminuzione di incidenza delle metastasi a distanza o delle recidive locali, la gestione del paziente in toto registrerebbe un notevole risparmio economico, con conseguente riduzione della spesa del sistema sanitario nazionale pro-paziente. Altra innovazione apportata in questo progetto è la possibilità di esplorare distretti corporei distanti dalla regione di intervento chirurgico e di asportare anche linfonodi positivi che altrimenti rimarrebbero misconosciuti (es. linfonodi in sede otturatoria). Analogamente verrebbero per la prima volta esplorate le regioni, quali polmone e fegato, sedi che hanno la maggiore probabilità di sviluppare delle metastasi da cancro del colon-retto. L¿utilizzo del probe della NGDetectors, grazie alle sue particolari caratteristiche di sistema di guida attiva integrato, di massima precisione millimetrica ed alta sensibilità, minimo tempo impiegato dall¿operatore, elevata maneggevolezza, potrebbe ovviare a tutti quei problemi che non hanno reso fino ad ora applicabile questo tipo di metodica in modo sistematico. Di sicuro questo progetto potrebbe validare e valorizzare una metodica inedita che prospetticamente permetterebbe di ottenere un miglioramento oggettivo per i pazienti oncologici in termini di overall survival con uno scarso dispendio economico e una invasività per il paziente stesso praticamente assente.

Codice Bando: 
596783
Keywords: 

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