
È noto che la malattia aterosclerotica ha una maggiore prevalenza nei pazienti con diabete mellito (DM) rispetto a pazienti senza DM. Molteplici sono i fattori concorrenti al processo aterosclerotico, tra questi le molecole coinvolte nel bone vascular axis rivestono sempre più importanza. Il ruolo di sclerostina (SC), dei fattori di trascrizione Runt-related transcription factor 2 (RUNX2) e dell'osteopontina (OPN) è stato studiato in corso dei processi di calcificazione vascolare e aterosclerosi. Tali fattori risultano aumentati in corso di DM tipo 1 (DT1) e tipo 2 (DT2) in concomitanza di malattia aterosclerotica. Obiettivo primario del presente studio è quello di valutare la presenza di SC e di OPN e l'espressione di RUNX2 nelle placche aterosclerotiche, raccolte dopo intervento di tromboendoarterectomia carotidea in pazienti con DT2, e con diabete autoimmune: DT1 e diabete autoimmune dell'adulto (LADA), rispetto a pazienti non diabetici e di fare luce sul ruolo delle fibrocellule nella produzione di tali molecole. Sample size 90 pazienti con power dell'80% per significatività p
È ben nota la maggiore incidenza di malattia aterosclerotica nei pazienti diabetici rispetto a pazienti non diabetici, tuttavia non sono ancora chiari i meccanismi fisiopatologici che sottendono tale differenza. È pertanto assai rilevante approfondire le conoscenze in merito alle eventuali differenze del processo aterosclerotico nel paziente con e senza DM.
Ad oggi, l'espressione dei marcatori di calcificazioni, quali SC, RUNX2, OPN è stata valutata in sporadici studi e solo uno studio ha indagato le differenze tra pazienti diabetici e non [16]. A nostra conoscenza non è stata mai indagata l'espressione concomitante di tali molecole a livello della placca aterosclerotica nella popolazione generale a confronto con quella diabetica.
Punto di forza della fase 1 dello studio è la possibilità di effettuare contemporaneamente l'analisi immunoistochimica e l'analisi del mRNA di SC, RUNX2, OPN, permettendo la valutazione sia della presenza di tali molecole nelle placche, sia della loro effettiva produzione in loco. Questo secondo passaggio, sarà effettuato grazie alla metodica RNA FISH (Stellaris®) che permetterà la localizzazione molecole di RNA a livello subcellulare, quantificando i singoli trascritti di RNA. Tale tecnica consentirà di sostituire l'estrazione del mRNA totale, difficoltosa nelle placche in paraffina, e di comprendere se le VSCM siano coinvolte nella produzione delle molecole in studio.
Grazie a queste analisi potremmo ampliare le nostre conoscenze, studiando il ruolo di tali molecole nel processo aterosclerotico, approfondendo le vie metaboliche coinvolte nel bone-vascular axis.
La calcificazione vascolare, una delle caratteristica della vasculopatia diabetica, potrebbe essere determinata da una eccessiva concentrazione di fattori procalcifici e una riduzione degli inibitori osteogenici. Da questi presupposti scaturisce la necessità di valutare, a livello della placca aterosclerotica, l'espressione di opposte vie metaboliche su tale processo. A tal fine verrà analizzata l'espressione di RUNX2 e OPN, induttori del processo calcifico, e l'espressione di SC, inibitore del processo calcifico; tale analisi costituisce una forte innovazione di questo lavoro, non essendo mai stata indagata contemporaneamente l'attività di queste molecole. Inoltre, la valutazione degli AGE, potrebbe contribuire ad identificare eventuali cause determinanti l'attivazione di tali processi. La potenziale differenza di queste molecole nei pazienti con DM rispetto ai pazienti senza DM, supporterebbe il ruolo dell'iperglicemia e dello stress ossidativo nello sviluppo del processo aterosclerotico, permettendo una miglior comprensione dei processi fisiopatologici. Inoltre, il confronto dei pazienti con diversa tipologia di DM permetterebbe di approfondire eventuali differenze fisiopatologiche determinanti le complicanze macrovascolari in tali popolazioni. Esiste una chiara differenza fenotipica tra i pazienti affetti da DT2 e diabete autoimmune, che spesso si palesa in manifestazioni cliniche diverse. L'insulino-resistenza, propria del DT2, è stata individuata come una delle principali responsabili, ma non si conoscono appieno altri possibili fondamenti molecolari. Questo studio offre una occasione unica di indagare eventuali differenze in pazienti affetti da diversa tipologia di DM.
Infine individuare vie metaboliche alterate in corso di DM aprirebbe nuove possibilità di stratificazione del rischio CDV e, in futuro, nuove possibilità terapeutiche.
Il ruolo del bone-vascular axis è stato studiato in corso di alcune complicanze microvascolari del DM, come la nefropatia diabetica, non è mai stato approfondito il ruolo di tale asse nella genesi della RD, per tale motivo è interessante indagare l'eventuale presenza di RD in questa popolazione ai fini di fare luce sul possibile ruolo di SC, RUNX2 e OPT all'interno della RD.
Infine, la fase 2 del nostro progetto permetterebbe di valutare la relazione tra SC e insulino-resistenza in una popolazione pediatrica obesa, approfondendo le conoscenze indagando il possibile ruolo della SC quale marcatore di rischio CDV.
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