Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1164013
Abstract: 

Nel settembre 1972, Vittorio Gregotti introduce per la prima volta nella pubblicistica italiana la figura di Alvaro Siza Vieira, come un architetto sui generis; un architetto fuori moda rispetto al contesto del movimento moderno (cfr. Architetture recenti di Alvaro Siza, in Controspazio, 1972).

"Siza è sicuramente la personalità più forte della sua (e mia) generazione: comincia a produrre alla fine degli anni '50 e a cercare con i progetti e con l'esercizio critico una via alternativa sia all'accademismo rurale-imperiale imposto dal regime fascista, sia ai rari e poveri esempi di introduzione del vocabolario razionalista europeo."

L'opera del maestro portoghese si presenta così vasta, sfaccettata e originale da non poter essere ridotta a un solo paradigma di riferimento; lo stesso Siza è contrario a qualsiasi tipo di definizione o classificazione e anche la nozione stessa di scuola di Porto, che si identifica negli architetti Távora, Siza e Souto de Moura, viene criticata:

"Si può parlare di influenze personali, di apprendimento l'uno dall'altro, ma non di scuola, ci sono ricerche diverse in una architettura che oggi è plurale, con molte affinità, ma se si guarda la città, dire scuola di Porto significa dire una pessima definizione."

Nonostante la definizione di Gregotti, la proposta di ricerca vuole indagare proprio questi rari e poveri esempi contemporanei e antecedenti la produzione del primo Siza.
Dopotutto, lo stesso Siza ha riconosciuto come non si possa parlare di scuola di Porto, ma si debba far riferimento al contributo di tante personalità differenti.

ERC: 
SH5_6
SH5_8
SH6_8
Innovatività: 

Il carattere innovativo della ricerca proposta risiede nella scelta stessa del tema e del metodo che si vuole utilizzare per svilupparla.
Si è descritto in precedenza come la ricerca intenda indagare i primi esempi di architettura moderna portoghese in un periodo in cui la dittatura, ancora legata agli stilemi di un eclettismo ottocentesco, chiudeva le porte agli stimoli contemporanei. Si è ancora visto come solo nel settembre del 1972 Gregotti presentò la figura di Siza nel panorama italiano, inaugurando un periodo di articoli volti alla diffusione dell'architettura portoghese su Controspazio, prima, e su Casabella, poi.
Nel 1991 Giacomo Borella ha condotto uno studio riguardo architetture minori portoghesi, limitandosi tuttavia all'analisi di progetti successivi al 1954 (cfr. Giacomo Borella, La scuola di Porto).
Ritengo quindi che uno studio critico delle architetture dei componenti del gruppo ODAM, che utilizzi l'apparato storico documentaristico a supporto di un'analisi che ha come oggetto i progetti stessi, possa essere un contributo importante per la comunità scientifica.
Il metodo che si vuole utilizzare consiste nello studio teorico-critico delle fonti storiche, e nella scelta di alcuni progetti ritenuti significativi che saranno analizzati attraverso i documenti, l'indagine sul campo e ri-disegni critici di supporto all'analisi formale-figurativa.

Codice Bando: 
1164013

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