Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1035279
Abstract: 

L'attività architettonica di Orazio Torriani (1578-1657) tra Cinquecento e Seicento è stata negli anni argomento di progetti di ricerca finanziati da Sapienza da me proposti (2007-2008. Roma: chiese barocche su preesistenze dell'antichità classica da Sisto V (1585-1590) a Benedetto XIV (1740-1758); 2009. L'architettura di Orazio Torriani in rapporto con le preesistenze; 2014. La chiesa e il palazzo di San Callisto a Roma: storia e restauri) ed elaborati in collaborazione con altri studiosi nell¿ambito di tematiche più ampie (2010. Carlo Rainaldi nel quarto centenario della nascita (1611-1691) tra tradizione familiare e nuova sperimentazione barocca). Questi studi, i cui risultati sono stati oggetto di diverse pubblicazioni, hanno permesso di sciogliere alcuni nodi attributivi (sulle chiese romane di S. Francesco di Paola e di S. Callisto); ma altre opere di Torriani restano ancora di dubbia paternità. Recenti contributi sulla Roma nel primo Seicento hanno analizzato parzialmente la produzione dell¿artista ticinese, ma manca un saggio monografico che, rivisitando criticamente tutte le informazioni oggi disponibili, approfondisca in una visione unitaria i multiformi aspetti della sua attività professionale, distinguendo gli interventi identificabili su base documentaria e un circostanziato rilievo, da quelli meno indagati che richiedono studi specifici. La ricerca proposta, pertanto, si prefigge l¿obbiettivo di colmare questa lacuna, per valutare l¿architettura di Orazio Torriani nella sua complessità, in rapporto all¿operato del padre Francesco e del fratello Nicola e degli artisti della sua generazione nel panorama culturale romano, e non solo, dei primi decenni del XVII secolo.

ERC: 
SH5_6
SH5_8
SH6_7
Innovatività: 

Gli aspetti innovativi della ricerca proposta consistono, nell¿opportunità di valutare gli episodi architettonici di Torriani non isolatamente, ma in relazione alle scelte architettoniche degli artisti contemporanei, nel significativo momento di transizione verso il primo Barocco a Roma. A partire dai primi decenni del Seicento, gli architetti modellano il loro stile sui canoni formali del Cinquecento, per poi indirizzarsi, nel corso del secolo, verso nuovi sistemi compositivi reinterpretando le realtà costruttive esistenti. Una produzione architettonica «di cui il Della Porta, il Fontana, il Ponzio, il Maderno sono gli esponenti più importanti», e che «si sviluppa in due filoni, quello squisitamente tecnico di un Giovanni Fontana ¿ e quello più propriamente architettonico ¿ che poggia anche sulla qualificata produzione di un Giacomo Mola, di un Orazio Torriani di un Francesco Contini» (P. Portoghesi, Roma barocca, Roma 1966, p. 263). Secondariamente, la comprensione delle scelte progettuali di un architetto, di qualunque periodo storico, costituisce sempre il presupposto per definire corrette linee d¿indirizzo per operazioni progettuali finalizzate al riuso e alla valorizzazione attuale delle sue opere in stato di degrado. Per questo motivo la ricerca prevede, soprattutto per le realizzazioni di Torriai poco studiate, con il rilievo manuale l¿impiego di metodi di rilevamento computerizzati, con il supporto dell¿ENEA (laser 3D; scanner luce strutturata). Recenti esperienze, infatti, hanno evidenziato che, per conoscere il monumento nei suoi aspetti costruttivi e materici, è indispensabile non affidarsi solo a procedimenti gestiti dai software, ma attuare una sintesi tra i contenuti della rappresentazione digitale e quelli del tradizionale contatto con l¿architettura (esame ravvicinato, rilevamento diretto), unitamente agli apporti della ricerca storica. Questi studi, inoltre, hanno accertato che la tecnologia laser 3D può essere utilizzata proficuamente nel rilievo generale degli edifici e dei tessuti urbani; mentre per le superfici architettoniche è necessario predisporre delle acquisizioni a definizione maggiore con lo scanner a luce strutturata. Infatti, con riferimento all¿intero organismo edilizio e al suo contesto, i dispositivi digitali no contact garantiscono la restituzione grafica di edifici stratificati con murature di epoche differenti, come si riscontra spesso nell¿opera di Torriani. Queste tecniche informatizzate sono particolarmente utili per rilevare paramenti antichi con disposizione irregolare dei blocchi e pezzi di reimpiego; individuare l¿accostamento di elementi costruttivi diversi, i componenti e il colore degli intonaci, le forme di degrado di esiguo spessore e con parti di piccole dimensioni. Indicazioni utili non solo per definire quelle fasi di trasformazione di difficile identificazione, ma anche per individuare con maggior certezza le parti attribuibili ai diversi architetti intervenuti nella fabbrica (con specifico riferimento all¿apporto di Torriani). Informazioni che possono essere diffuse e condivise in internet, per contribuire a un generale approfondimento dell¿architettura del primo Seicento a Roma e in Italia.
R.M. Dal Mas, Restauro e nuove tecnologie: una impostazione di metodo, in R.M. Dal Mas (a cura di), La basilica di san Paolo Maggiore a Bologna e palazzo Regis a Roma. Restauro e nuove tecnologie, Roma 2016, pp. 23-32; Ead., L¿apporto delle nuove tecnologie di rilievo nel restauro, in RICerca/REStauro, Conoscenza dell¿edificio: metodo e contenuti, a cura di A. Grimoldi, Roma 2017, pp. 459-468. Infine la ricerca presentata, affrontando le problematiche specifiche dei complessi architettonici e urbani trasformati nel tempo, può indirizzare mirate azioni conservative per risolvere il conflitto che, spesso, si verifica tra le attuali esigenze d¿uso e quelle del restauro di stratificate testimonianze costruttive nella realtà romana. Queste questioni, già approfondite per la chiesa di S. Lorenzo de¿ Speziali in Miranda, nello svolgimento dello studio, saranno affrontate per tutte le realizzazioni di Torriani su preesistenze, per definire possibili soluzioni architettoniche di qualità per soddisfare i bisogni distributivi odierni, nel rispetto del passato. R.M. Dal Mas, Interventi progettuali per la fruizione di chiese romane su preesistenze classiche: Sant'Angelo in Pescheria e san Lorenzo de' Speziali in Miranda, in S. Bertocci, S. Van Riel (a cura di), La cultura del restauro e della valorizzazione. Temi e problemi per un percorso internazionale di conoscenza, II, Firenze 2014, pp. 673-680.

Codice Bando: 
1035279

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