Questo progetto, legato ad un Dottorato di Ricerca in svolgimento da parte del proponente presso "La Sapienza" - Università di Roma, intende accrescere le conoscenze disponibili per l'analisi della tipologia delle strutture funerarie delle necropoli orientali del centro falisco di Narce (Mazzano Romano, RM) ed utilizzarle per meglio comprendere l'articolazione del paesaggio funerario antico attraverso l'uso di metodi di indagine geofisica (prospezioni magnetometriche) alternativi alle attività di scavo attualmente non praticabili nell'area.
Ad Est del centro abitato antico furono infatti individuati, durante gli scavi condotti tra il 1891 ed il 1893, undici nuclei di tombe che comprendono circa 500 sepolture - prevalentemente a camera - databili tra l'Orientalizzante Recente (fine VII - inizio VI sec. a.C.) e l'Ellenismo e ad oggi di difficile individuazione sul terreno.
L'attività di ricerca interesserà in particolare una porzione del sepolcreto di Monte Cerreto, il più grande di quelli scoperti, che ha restituito 124 tombe a camera scavate all'interno del banco tufaceo.
La comprensione dell'articolazione del paesaggio funerario consentirà una migliore interpretazione del modello di sfruttamento del settore orientale del territorio afferente al centro urbano nonché il rapporto con l'abitato e con il confine orientale del territorio narcense.
La cartografia prodotta sarà inoltre messa a disposizione dell'Ispettore di Soprintendenza di zona per la valutazione dell'imposizione del vincolo archeologico nell'area, oggi fortemente a rischio dal punto di vista paesaggistico ed archeologico.
Nonostante i metodi di indagine geofisica si siano ormai ampiamente affermati negli ultimi decenni all'interno della pratica della ricerca archeologica, essi sono ancora relativamente poco utilizzati al fine di indagare le aeree di necropoli. Questo tipo di indagine viene inoltre ancora considerata dagli archeologi come una pratica preliminare e non alternativa alle attività di scavo.
Il potenziale innovativo dell'uso di questi strumenti nelle aree sepolcrali è invece quello di poter ricavare una notevole quantità di dati attraverso un'analisi multidisciplinare condotta su un'ampia area di territorio in un tempo relativamente breve e con risultati che non potrebbero essere facilmente ottenuti tramite le più dispendiose tecniche di indagine archeologica tradizionali.
Un approccio d'indagine di tipo tradizionale, sebbene approfondito e puntuale per quanto riguarda lo studio del rituale funerario, della cultura materiale e il riconoscimento dei gruppi all'interno del tessuto sepolcrale, sottovaluta sovente una lettura di più ampio respiro del contesto che tenga conto delle dinamiche della frequentazione e della percezione del sepolcreto da parte dei suoi fruitori antichi.
Nel territorio dell'Agro falisco la ricerca proposta rappresenterebbe inoltre un primo tentativo di analisi su vasta scala (1,5 ettari) di un contesto necropolare attraverso l'uso di strumentazione geofisica, laddove ad oggi, nuovi dati riguardanti il paesaggio funerario e le strutture tombali si sono potuti recuperare solamente attraverso interventi mirati a singole tombe o a piccoli gruppi di esse e all'area immediatamente a queste circostante.
Il progetto consentirà pertanto di aumentare notevolmente le conoscenze attuali riguardo l'architettura ed il paesaggio funerario narcense fornendo dati sull'articolazione degli spazi della necropoli, sui rapporti tra le varie sepolture, sull'utilizzo delle aree circostanti i vari sepolcreti, sui rapporti tra le varie tipologie di tombe all'interno dello stesso sepolcreto, sulla presenza di eventuali gruppi di sepolture e della scansione ritmica della necropoli o sul significato della posizione di particolari tipologie di sepoltura (dati che sono emersi in forma del tutto preliminare proprio nelle indagini del Cavone di Monte Li Santi summenzionate), aspetti sui quali la letteratura scientifica italiana, all'avanguardia nello studio dei paesaggi produttivi o d'abitato, vanta ancora un numero piuttosto limitato di approfondimenti dedicati invece all'ambito funerario, rispetto alla ricca casistica nota per il mondo accademico anglosassone ed in generale internazionale di ben più lunga tradizione.