Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2660045
Anno: 
2021
Abstract: 

Diversi studi hanno evidenziato come la Pandemia di COVID-19 abbia avuto un impatto negativo su donne in gravidanza e nel post-partum. Mentre diversi studi hanno indagato l'effetto diretto e indiretto della Pandemia su sintomi ansiosi e depressivi materni, nessuno studio ha indagato come le paure e le preoccupazioni materne e paterne possano avere un effetto sulla qualità interattiva genitore-bambino. Il presente studio ha l'obiettivo generale di verificare il possibile effetto delle paure e preoccupazioni di genitori che hanno avuto un bambino durante la pandemia di COVID-19 sulla relazione genitore-bambino. Nello specifico si vuole verificare se le paure e preoccupazioni genitoriali possano avere un effetto sul bisogno di autonomia del bambino, evidente nel secondo anno di vita. Saranno reclutati N=50 nuclei familiari con bambini di età compresa fra i 18 ed i 24 mesi. Le diadi madre-bambino e padre-bambino saranno osservate presso il Laboratorio di Psicologia Dinamica, Clinica e Salute, in due giornate differenti, tramite videoregistrazioni delle interazioni genitore-bambino durante il gioco. Le videoregistrazioni saranno poi codificate attraverso il Coding Scheme for Toddler-Parent Interaction. Inoltre madre e padre compileranno separatamente alcuni questionari self-report e report-form, che indagano le paure e preoccupazioni rispetto alla Pandemia, ansia, depressione, stress genitoriale, supporto sociale percepito ed il funzionamento emotivo-comportamentale del bambino. Una migliore comprensione delle dinamiche esistenti e dell'eventuale collegamento fra paure e preoccupazioni relative al COVID ed interazioni genitore-bambino maggiormente disadattive, possono permettere di mettere in atto progetti di sostegno e/o intervento specifici per i bisogni dei bambini in questa fascia d'età, che diversi autori hanno indicato come il periodo di nascita della soggettivazione.

ERC: 
SH4_3
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3571068
Innovatività: 

In base alla letteratura scientifica di riferimento, si ritiene importante poter indagare come le paure e preoccupazioni dei genitori relative alla pandemia di COVID-19, possa avere un impatto sullo sviluppo psico-emotivo del bambino. La comprensione dell'interazione con altre variabili relazionali e individuali, nella fascia d'età del bambino 18-24 mesi può arricchire le conoscenze rispetto alla qualità delle interazioni. In questa fase dello sviluppo, infatti, sono presenti diverse spinte verso l'autonomia (attraverso il passaggio all'alimentazione autonoma, l'incremento dell'autonomia motoria e lo sviluppo del linguaggio). Le risposte dei genitori possono non essere contingenti con le richieste di autonomia del bambino e lo studio delle variabili coinvolte è importante per lo sviluppo di politiche preventive e terapeutiche. L'utilizzo di strumenti osservativi, quali Coding Scheme for Toddler-Parent Interaction (Ballarotto et al., 2021), possono arricchire le conoscenze attuali sulle interazioni genitore-bambino. Gli strumenti osservativi possono infatti ampliare e arricchire i dati ricavati dagli strumenti self-report e report-form.
Sulla base della letteratura scientifica di riferimento, si ipotizza di verificare empiricamente come alcuni indicatori del rischio psicopatologico materno e paure e preoccupazioni relative al COVID-19 predicano la qualità generale delle interazioni con i propri bambini, nella direzione di scambi meno contingenti e sensibili verso i bisogni di autonomia dei bambini, in accordo con diversi studi empirici che hanno evidenziato l'influenza di profili di rischio materni sulle modalità interattive con i figli che si presentano poco coordinate, intrusive e scarsamente sintonizzate (Tambelli et al., 2015; Haycraft e Blissett, 2012; Kwon et al., 2012). Per quanto riguarda i padri, si vuole verificare come il rischio psicopatologico paterno e maggiori preoccupazioni relative al COVID-19, possano predire interazioni con i loro figli caratterizzate da una minore sensibilità ai segnali di interrompere l¿interazione del bambino, in linea con alcuni studi, come quello di Atzaba-Poria e coll. (2010). In accordo con alcuni studi come quello di Sarkadi, Kristiansson, Oberklaid e Bremberg (2008), si ipotizza che la qualità delle interazioni padre-figlio siano maggiormente connesse con i comportamenti manifesti del bambino, mentre le caratteristiche degli scambi diadici madre-bambino siano maggiormente collegate ad uno spettro più ampio di fattori relazionali ed intersoggettivi.
Una migliore comprensione delle dinamiche esistenti e dell'eventuale collegamento fra paure e preoccupazioni relative al COVID ed interazioni genitore-bambino maggiormente disadattive, possono permettere di mettere in atto progetti di sostegno e/o intervento specifici per i bisogni dei bambini in questa fascia d'età, che diversi autori hanno indicato come il periodo di nascita della soggettivazione.

Codice Bando: 
2660045

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