Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1952149
Anno: 
2020
Abstract: 

Il progetto intende offrire un quadro delle posizioni della dottrina e della giurisprudenza italiana in materia di patti prematrimoniali, illustrando gli orientamenti piú recenti tesi ad ammettere patti volti a regolare un singolo profilo patrimoniale, ossia quegli accordi che si possono considerare come post discrimen familiae.
Si intende valutare la utilità, anche in termini economici e fiscali dei patti prematrimoniali, precisando che, allo stato la loro validità è a fortemente dubbia
In considerazione del processo di riforma attualmente in atto, il progetto intende propone un articolato legislativo considerando le esperienze europee che lo prevedono, facendo particolare riferimento al modello esistente nel diritto catalano.
IL progetto intende individuare una disciplina idonea a contemperare gli interessi dei coniugi con i princípi costituzionali.
Infine, non si può mancare di considerare il problema dei patti prematrimoniali trans-nazionali ossia i problemi che si possono porre nel caso di patti prematrimoniali soggetti a una disciplina straniera, dovendosi verificare la generale non contrarietà di una tale disciplina rispetto all¿ordine pubblico internazionale italiano.

ERC: 
SH2_4
SH1_13
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2453910
sb_cp_is_2472263
sb_cp_is_2557388
sb_cp_is_2587464
sb_cp_is_2559124
sb_cp_es_324589
sb_cp_es_324590
sb_cp_es_324591
Innovatività: 

Una riforma del diritto patrimoniale della famiglia, che ammetta la validità degli accordi prematrimoniali è senza meno auspicabile per innumerevoli ragioni che spaziano dalla contemporanea concezione della famiglia alla funzione di deflazione del sistema giudiziario, passando attraverso una valutazione dei princípi e valori del nostro ordinamento giuridico giudico e la quasi totale equiparazione di genere nelle relazioni esofamiliari ed endofamiliari.

L¿obiettivo generale del progetto è predisporre un testo di legge sui patti prematrimoniali da sottoporre, per il tramite della Associazione dei civilisti al Governo.

Gli obiettivi specifici dell¿azione sono:

1. Contribuire alla riduzione dei conflitti familiari attraverso una regolamentazione anticipata della possibile crisi e delle sue conseguenze patrimoniali e no.

2. Sostenere gli operatori nel gestire le questioni legali legate alla migrazione al fine di promuovere l'integrazione.

Attività:

(i) pubblicazione di articoli scientifici e guide pratiche;
(ii) sviluppo dei moduli formativi per sessioni in presenza e corso di e-learning;
(iii) M & E e diffusione delle best practices.

I principi che dovranno essere considerati ai fini di predisporre una nuova disciplina sui patti prematrimoniali sono i seguenti:
Al di là del necessario rispetto della disciplina generale del contratto e del controllo di meritevolezza necessario rispetto a ogni atto di autonomia privata, si rende necessario adottare delle misure di cautela, che garantiscano la piena consapevolezza da parte dei nubendi o dei coniugi della concreta funzione dell¿accordo prematrimoniale e dei diritti dei quali si dispone o rinunzia, una adeguata informazione, nonché la possibilità che l¿efficacia dell¿accordo possa essere limitata o esclusa nell¿ipotesi in cui si verificano circostanze particolarmente rilevanti che non si siano potute immaginare previamente e al verificarsi delle quali possa derivare un grave pregiudizio personale o economico per uno dei due coniugi.
I patti in vista della crisi matrimoniale possono essere stipulati sia prima del matrimonio, sia dopo la celebrazione del matrimonio, con la precisazione che nell¿ipotesi in cui siano stipulati anteriormente alla celebrazione del matrimonio, occorre stabilire sia necessario che la stipulazione sia anteriore di un certo tempo rispetto al giorno della celebrazione del matrimonio.
Bisogna verificare quale sia la forma adatta per la stipulazione di questo accordi e, in ogni caso prendere l'obbligo che le parti ricevano adeguata informazione non soltanto sul significato giuridico del patto, ma, soprattutto, sulle modifiche che esso comporta rispetto alla disciplina, altrimenti, applicabile e sulla portata effettiva e concreta delle limitazioni o rinunce che il patto comporta per uno o entrambi.
Si deve stabilire che la esclusione o limitazione dei diritti, che altrimenti competerebbe ai coniugi, secondo la disciplina legale, sia reciproca ed espressa in modo chiaro.
In ogni casi è necessario che ciascuna delle parti abbia una adeguata informazione sulla consistenza del patrimonio dell'altra, dei suoi redditi, nonché delle sue aspettative economiche future.
Occorre stabilire le conseguenze in caso di mancato rispetto di questi requisiti.
In ogni caso, un patto prematrimoniale che riguardi l¿assegno di mantenimento e l¿uso della casa familiare deve considerarsi valido, a meno che non comporti una rinuncia da parte di un coniuge che comprometta le sue necessità essenziali .
Da ultimo, con grande innovatività, deve valutarsi la possibilità di introdurre
la dottrina della c.d. clausola rebus sic stantibus , ossia la dottrina che riconosce la efficacia di un patto nella misura in cui non sia intercorso tra il tempo della sua conclusione e il tempo della sua esecuzione un accadimento imprevedibile e tale da rendere la esecuzione del patto particolarmente pregiudizievole per uno dei due coniugi .

Codice Bando: 
1952149

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