
L'Artrite Reumatoide (AR) e¿ una malattia sistemica autoimmune la cui eziopatogenesi non e¿ ancora completamente conosciuta. Oggi si ritiene che la malattia clinicamente evidente sia preceduta da una fase preclinica, contraddistinta dalla sola presenza a livello sierico degli anticorpi caratteristici dell'AR: il Fattore Reumatoide (FR) e gli anticorpi anti-proteine/peptidi citrullinati (ACPA). Poiche¿ il FR e gli ACPA sono presenti anni prima dell'esordio della malattia e il fumo di sigaretta e¿ un noto fattore di rischio per l'AR, e¿ stato ipotizzato che il polmone possa essere il sito di produzione di proteine citrullinate e di una risposta immunitaria contro di esse rivolta. A favore di questa ipotesi, proteine citrullinate sono state osservate nel liquido di broncolavaggio alveolare (BAL) di fumatori sani, alterazioni radiologiche polmonari sono state descritte in pazienti positivi per gli ACPA e/o i FR senza evidenza di AR e, recentemente, gli ACPA e/o il FR sono stati osservati nel BAL di familiari di pazienti con AR asintomatici e negativi a livello sierico per i suddetti anticorpi. Lo scopo del presente studio è quello di determinare i livelli sierici della catelicidina LL-37 e del Granulocyte/macrophage colony-stimulating factor (GM-CSF) in rapporto alle alterazioni polmonari subcliniche in individui ACPA e/o FR positivi senza evidenza di artrite e nell¿AR di recente insorgenza, identificando possibili correlazioni tra i dati clinici, laboratoristici.
Lo scopo del presente studio è quello di valutare i livelli sierici della LL-37 e del GM-CSF e la loro eventuale correlazione con alterazioni polmonari subcliniche evidenziate mediante prove di funzionalità respiratoria in individui ACPA e/o FR positivi senza evidenza di artrite e nell¿AR di recente insorgenza e di cercare possibili correlazioni tra i dati sierologici e clinici. La valutazione dei livelli di LL-37 nei soggetti ACPA positivi con o senza artrite in corso, potrebbe mettere in luce una possibile implicazione dei processi di NETosi indotta dai fattori ambientali nell'induzione della citrullinazione a livello polmonare. La valutazione dei livelli di GM-CFS permetterebbe di definire il ruolo di tale citochina nelle fasi precoci dell'AR, soprattutto in rapporto alle alterazioni polmonari subcliniche note in letteratura, offrendo un ulteriore potenziale target terapeutico. L'inibizione del GM-CSF mediante anticorpi monoclonali (mavrilimumab) ha in effetti già dimostrato preliminarmente un'efficacia nei soggetti affetti da AR. In sintesi, i risultati di questo studio potranno contribuire a definire il possibile ruolo del polmone e delle molecole ad azione immunomodulatoria nella patogenesi della fase preclinica dell¿AR, offrendo possibili ulteriori bersagli di intervento sia preventivo che terapeutico.