Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1087559
Abstract: 

La proposta si inserisce nel quadro di attività di ricerca e di sperimentazione che i componenti del gruppo di studiosi stanno affrontando sul tema della rigenerazione urbana e territoriale da diversi anni, in maniera autonoma e congiunta, nell'ambito di scambi culturali e scientifici a livello nazionale e internazionale. In particolare, le attività congiunte svolte in occasione di seminari e workshop internazionali hanno approfondito il rapporto tra pianificazione urbanistica, infrastrutture e rigenerazione territoriale, evidenziando le indispensabili, e quanto mai attuali, sfide costituite dalla presenza di reti ferroviarie dismesse nei territori fragili.
A partire dalla consapevolezza dei crescenti fenomeni di polarizzazione e di abbandono delle periferie metropolitane e territoriali, la ricerca trae origine dalla necessità di affrontare il rilancio delle linee ferroviarie minori, sottoulizzate o dismesse, mediante un approccio integrato (funzionale e socio-economico, morfologico e paesistico, ecologico) che colga il potenziamento del servizio o il riuso di tali infrastrutture come occasione per una rivitalizzazione socio-economica dei territori fragili, per la risignificazione e riconfigurazione morfologica di questi contesti, da paesaggi dello scarto ad assi strutturanti del riequilibrio territoriale, per la trasformazione in reti integrate grigie e verdi portatrici di nuove forme di mobilità sostenibile e nuovi valori collettivi ecologicamente orientati.
La proposta, a partire dalla contestualizzazione delle dinamiche in corso nei territori fragili in Italia e in Spagna, persegue dunque l'obiettivo di individuare nuovi riferimenti metodologici e operativi, attraverso la definizione di linee guida per il rilancio delle reti ferroviarie secondarie, in coerenza con le recenti politiche internazionali di rigenerazione e finalizzate a dare risposta ai processi di dismissione infrastrutturale, polarizzazione territoriale e alle istanze di riuso dei beni comuni.

ERC: 
SH2_10
SH2_8
SH1_4
Innovatività: 

Shrinkage urbano, paesaggi dello scarto e crisi ambientale. Interpretare i fenomeni in corso nei territori fragili con uno sguardo interdisciplinare sulle vulnerabilità
La ricerca intende affrontare la lettura e l'interpretazione dei processi in corso in un'ottica interdisciplinare, con particolare riferimento a quei fenomeni allarmanti e diffusi in atto nelle aree interne dei paesi europei: invecchiamento progressivo della popolazione e spopolamento da parte degli abitanti originari, fenomeno dello shrinkage urbano, a seguito di una carenza di opportunità e di servizi di base, e al contempo, svuotamento dei bacini di utenza necessari per qualunque intervento in un'ottica costi/benefici (Carta, Ricci, Cerasoli, Mattarocci). A questo si lega il tema dell'abbandono del territorio e dei manufatti, spesso inadeguati alle esigenze moderne o imbrigliati in meccanismi di tutela e vincoli, trasformati in ruderi a rischio con alti costi sociali, abbandonati in favore di modelli insediativi nordamericani. La ricerca intende confrontarsi con i fenomeni piu attuali utilizzando il tema delle reti ferroviarie sottoutilizzate e in disuso come chiave di lettura e espressione dell'abbandono e del sottoutilizzo dei beni comuni.
La Call for papers in italiano, inglese e spagnolo, che si prevede di mettere in campo, rappresenta una modalità efficace per garantire un coinvolgimento di studiosi su questi temi a livello internazionale, come recentemente sperimentato in occasione della Call for papers "Building the public space between history, culture and nature" (50 papers pervenuti da Italia, Spagna, Portogallo, Cina, Libano), promossa dal Comitato scientifico dell'omonimo Convegno internazionale (Roma, 25-26.06.18), nel quale è inclusa C. Ravagnan e che ha costituito un'ulteriore occasione di collaborazione tra la Sapienza, l'Università Roma Tre e l'UCLM, attraverso l'invio di due papers selezionati per la pubblicazione.

Corridoi intermodali, Centralità verdi, Vias Verdes. Confrontare e disseminare le best practice connesse a strategie integrate e reticolari di rigenerazione territoriale
La seconda fase intende far emergere buone pratiche che possano costituire riferimenti emblematici dei fronti della sperimentazione nel campo della rigenerazione. In particolare si intende superare due snodi importanti nel dibattito scientifico: lo scollamento endemico tra pianificazione urbanistica e mobilità e lo sguardo settoriale sulle questioni ambientali. La visione riduttiva adottata negli anni dall'ingegneria dei trasporti, dalle scienze sociali e ambientali che studiano la mobilità e l'ambiente attraverso approcci autonomi devono oggi trovare il luogo per un confronto e per nuove strategie e approcci proprio nella pianificazione urbanistica-territoriale, assumendo la mobilità e l'ambiente come diritti contemporanei dell'uomo, così come il diritto alla città in epoca industriale. Strategie che possono contare su nuove categorie e nuovi strumenti di pianificazione integrati - corridoi intermodali e projectos de integracion, centralità verdi, vias verdes, infrastrutture verdi, matrici ecologiche - supportati da specifici canali di finanziamenti nazionali ed europei (Aree interne 2015, Programma nazionale per la riqualificazione e sicurezza delle periferie DPCM 2016, FESR 2014-2020, Horizon 2020) che diventa indispensabile integrare con gli ordinari processi di pianificazione del territori.

Sperimentare percorsi di resilienza condivisi a livello internazionale cogliendo l'opportunità di una collaborazione scientifica con esperti dei due paesi
La ricerca vuole giungere a definire un quadro integrato di nuovi e innovati riferimenti metodologici e operativi, per la rigenerazione dei territori fragili che pongono al centro della sperimentazione l'intervento sulle reti ferroviarie.
E' proprio dal concetto di resilienza (AAVV Sentieri urbani, n.20), recentemente sancito a livello internazionale (UNISDR 2007, 2013; COP 21), che possono scaturire nuove visioni strategiche globali capaci di stimolare la pianificazione ad assumersi sempre più importanti responsabilità nella costruzione di un modello territoriale che possa dare risposta, in maniera proattiva, ai rischi ambientali e socio-economici che connotano i fragili territori contemporanei, soggetti allo spopolamento, al degrado dei paesaggi depositari dell'identità dei luoghi, al depauperamento delle risorse ecologiche ed economiche. Visioni che sappiano ripensare la crisi economica, sociale e ambientale ripensando gli strumenti di governo del territorio e cimentandosi con nuove economie circolari e nuove forme di partenariato per potenziare l'offerta di servizi di interesse collettivo e la gestione dei beni comuni, interpretando l'isolamento come stimolo a configurare nuove forme di "centralità verdi", la vulnerabilità dei territori come stimolo alla riconfigurazione dello spazio pubblico e del paesaggio.

Codice Bando: 
1087559

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