Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2130886
Anno: 
2020
Abstract: 

Il carcinoma del polmone rappresenta la principale causa di morte per cancro nel mondo occidentale, pertanto, la comunità scientifica è tuttora alla ricerca di nuove modalità di screening e di trattamento.
In quest'ottica, l'imaging funzionale rappresenta uno strumento fondamentale per una più precisa caratterizzazione molecolare della singola neoplasia nel singolo paziente, al fine di selezionare quei pazienti candidati ad una target therapy. È ben noto che l'angiogenesi sia un evento molto precoce nella patogenesi tumorale e che rappresenti un fattore prognostico negativo in quanto fondamentale per sostenere la crescita tumorale, l'invasività e la capacità di produrre metastasi a distanza. Pertanto, gli inibitori dell'angiogenesi sono attualmente oggetto di studio come possibili agenti terapeutici nei pazienti con "non small cell lung cancer" (NSCLC) in fase avanzata.
Una molecola che svolge un ruolo importante nel processo della neo-angiogenesi di diversi tumori solidi, tra cui il cancro del polmone, è il PSMA (Prostate Specific Membrane Antigen). La marcatura del PSMA con un isotopo radioattivo, consente di ottenere uno strumento efficace per l'imaging della neoangiogenesi tumorale.
Il radiofarmaco 68Ga-PSMA-11 è già da tempo utilizzato per l'imaging del carcinoma prostatico mediante studi con tomografia ad emissione di positroni (PET) in coregistrazione con la tomografia computerizzata (TC).
Scopo di questo progetto di ricerca è di valutare se la PET/TC con 68Ga-PSMA-11 sia in grado di evidenziare in vivo la neo-angiogenesi tumorale nell'adenocarcinoma polmonare, offrendo la possibilità di ottenere informazioni prognostiche, di valutare la possibile efficacia di eventuali anti-angiogenetiche, e di porre le basi per un approccio radioisotopico come possibile alternativa terapeutica per questa neoplasia attraverso l'imaging funzionale.

ERC: 
LS7_1
LS7_3
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2841781
sb_cp_is_2703365
sb_cp_is_2885065
sb_cp_is_2884128
sb_cp_is_2870015
sb_cp_es_386750
sb_cp_es_386751
Innovatività: 

I recenti progressi in ambito oncologico hanno reso possibile non solo la caratterizzazione molecolare e genetica di molte neoplasie, ma anche lo sviluppo di nuove terapie mirate in grado di interferire con la progressione tumorale o di potenziare la risposta immunitaria dell'organismo contro le cellule cancerose. Tutto ciò, unito alla disponibilità di nuovi radiofarmaci per imaging di marker tumorali, ha permesso di compiere notevoli passi avanti nella cosiddetta "terapia personalizzata". In particolare, la possibilità di caratterizzare da un punto di vista molecolare una data lesione tumorale, ha un ruolo determinante nel "therapy decision-making" in quanto consente di definire la migliore strategia terapeutica e di valutarne tempestivamente l'efficacia.
La presente ricerca si inserisce, pertanto, in questo contesto, in quanto lo studio funzionale della neoangiogenesi mediante la PET/TC con 68Ga-PSMA-11, confermato con l'analisi immunoistochimica del pezzo operatorio, potrebbe fornire informazioni fondamentali sulla biologia del tumore, sulla prognosi del singolo paziente, e potrebbe orientare il clinico nella decisione terapeutica più appropriata in quel determinato caso. E' ben noto, infatti, che la neoangiogenesi rivesta un ruolo fondamentale nei processi di iniziazione e progressione tumorale e che abbia un notevole impatto nel determinare la prognosi dei pazienti affetti da carcinoma del polmone. Tuttavia, ad oggi, non esistono ancora degli strumenti diagnostici non invasivi in grado di esplorare questo aspetto e l'unica possibilità di valutare la neoangiogenesi è riservata all'analisi immunoistochimica delle sezioni istologiche. L'utilizzo della PET/TC con 68Ga-PSMA-11 potrebbe rappresentare un valido strumento diagnostico per accertare, in modo non invasivo, l'espressione di questo antigene pro-angiogenetico (il PSMA) al fine di selezionare quei pazienti candidati a terapie "target". Tuttavia, i vantaggi di questo approccio, non si esauriscono solo nell'ambito diagnostico, in quanto potrebbe anche porre le basi per una successiva terapia radio-metabolica. Marcando il PSMA con un isotopo radioattivo per terapia (per esempio 90Y o 177Lu), si potrebbe creare un radiofarmaco in grado di "riconoscere" il PSMA espresso dal tumore ed irradiare selettivamente il tessuto neoplastico, preservando gli organi sani e limitando, quindi, la tossicità terapeutica.

Codice Bando: 
2130886

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma