Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2498501
Anno: 
2021
Abstract: 

La ricerca si propone di approfondire l'impatto della pandemia Covid-19 sull'evoluzione e comunicazione degli spazi di lavoro.
La rottura del "dato per scontato" causata dalla crisi sanitaria ha rilanciato la consapevolezza delle valenze decisive del workplace per l'identità e il design delle relazioni organizzative, che coinvolgono la comunità aziendale e gli stakeholder. A inediti intrecci tra ufficio/casa, vita privata/lavorativa, architetture/tecnologie, spazi pubblici/privati, sperimentati da gran parte delle organizzazioni con il lockdown, corrisponde del resto un mutato quadro di percezioni e aspettative da parte dei lavoratori nei confronti della "nuova normalità" che si va prefigurando.
Attraverso la combinazione di diverse prospettive disciplinari e dati sia di desk che primari, l'indagine passerà in rassegna la costruzione in atto di un nuovo e più flessibile "phygital workplace": uno spazio di lavoro ibrido, comunicante, interconnesso, abilitato dalle tecnologie digitali e da forme emergenti di radicamento delle relazioni organizzative nei luoghi della produzione materiale e immateriale.
Saranno quindi approfonditi sul campo i programmi di ascolto e di comunicazione (interna e non solo) promossi da organizzazioni pubbliche e private del Paese per preparare e accompagnare l'atteso "back to the office": una fase che, dall'autunno 2021, si prevede segnata dal graduale riassorbimento in ufficio dei lavoratori e dall'adozione di nuove routine e modalità di lavoro flessibile.
Ciò configura l'avvio di un nuovo ciclo di gestione del cambiamento innescato dalla crisi sanitaria, in funzione di un duplice intento: da una parte, capitalizzare e istituzionalizzare sul piano organizzativo il prezioso lascito d'innovazione della pandemia, in termini di accelerazione digitale, flessibilità e responsabilizzazione diffusa dei lavoratori; dall'altra, contemperare i limiti dell'home working e l'accresciuta "fatica della comunicazione" indotta dal lavoro da remoto.

ERC: 
SH3_12
SH1_10
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3217169
sb_cp_es_428910
Innovatività: 

L'indagine si pone in continuità con un pluriennale filone didattico e di ricerca promosso dal Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale negli ambiti della cultura d'impresa e della comunicazione del workplace, temi presenti stabilmente nell'attività didattica e scientifica del Responsabile e dei Partecipanti all'indagine qui proposta. Il progetto si ricollega inoltre allo studio degli effetti della pandemia sul cambiamento dei modelli relazionali e comunicativi nell'impresa italiana, portato avanti dal Dipartimento CoRiS in molteplici indagini e laboratori di ricerca ad hoc.
In continuità con queste esperienze e precedenti scientifici, il progetto di ricerca qui proposto punta a valorizzare le potenzialità euristiche della pandemia Covid-19 quale soglia liminare, in grado di segnare un prima e un dopo e, dunque, di rendere massimamente percepibili discontinuità e tendenze di cambiamento in atto. Alla crisi sanitaria e sistemica si deve, non a caso, l'aver innescato una improvvisa rottura del"dato per scontato" in molteplici ambiti della vita quotidiana e organizzativa, tale da indurre imprese e organizzazioni a ripensare, a tutto campo, tecnologie, architetture, relazioni, culture, linguaggi e persino oggetti d'uso quotidiano: elementi fondativi di una "nuova normalità"in fieri, all'insegna di una rinnovata centralità della Comunicazione quale linfa della vita aggregata a tutti i livelli.
In questo scenario, la pandemia appare un'occasione altamente pregnante per osservare e problematizzare il rapporto della leadership aziendale e dei lavoratori con lo spazio che, non più obbligato e uniforme, assurge a variabile indipendente per la ricerca del benessere individuale e organizzativo. Questa consapevolezza rappresenta oggi un forte incentivo a riscoprire e approfondire, sul piano disciplinare, il ruolo dell'architettura quale contenitore significante di azioni e relazioni, che chiamano in causa la comunicazione e i suoi intrecci - solo marginalmente indagati - con i linguaggi del design e della tecnologia.
In considerazione della portata dei cambiamenti in atto, l'indagine intende valorizzare una prospettiva esplorativa, configurandosi quale possibile punto di avvio e "incubatore" per un più ampio programma di ricerca, di respiro interdisciplinare, sull'evoluzione e comunicazione degli spazi di lavoro nel post pandemia. La futura prosecuzione dell'indagine potrà coinvolgere, all'interno dell'ateneo Sapienza, un gruppo di studiosi in diverse discipline quali, in particolare, comunicazione, organizzazione, management, design, informatica, psicologia, linguistica e semiotica, insieme a un pool di esperti esterni e organizzazioni pubbliche e private partner.

Infine, per quanto riguarda gli specifici risultati attesi dall'indagine qui proposta si segnala l'elaborazione di una rassegna ragionata di case history, indagini e proposte, elaborati a livello internazionale in merito al binomio workplace/comunicazione e ai suoi "futuri possibili" nel post pandemia. Tale ricognizione, funzionale a far emergere le specificità del caso italiano e l'applicabilità delle esperienze estere, prenderà in esame molteplici interventi e contributi disciplinari, nell'intento di delineare i modelli emergenti di workplace e le specifiche soluzioni - a un tempo tecnologiche, architettoniche e organizzative - sperimentate all'interno di imprese e organizzazioni di diversa natura, mediante il coinvolgimento degli stakeholder interni come pure di consulenti ed esperti. L'analisi delle fonti e dei dati di settore consentirà, al tempo stesso, di sviluppare i necessari collegamenti disciplinari fra la comunicazione del workplace e il cambiamento in atto in settori contigui, a loro volta fortemente esposti all'impatto trasformativo della pandemia: fra questi, la comunicazione organizzativa-interna e di leadership, la comunicazione interpersonale e quella mediata dalle tecnologie.
In seconda battuta, la ricerca qui proposta consentirà di documentare sul campo la campagna per il "back to office", volta a promuovere il riassorbimento in ufficio di un elevato numero di lavoratori a partire dall'autunno 2021, in concomitanza con l'avanzamento della campagna vaccinale e la fine dello "stato d'emergenza". Ciò prefigura l'avvio di un nuovo ciclo di gestione del cambiamento: una fase che si prevede particolarmente intensa dal punto di vista delle attività di ascolto e comunicazione che le singole organizzazioni, nonché la PA, dovranno pianificare e mettere in campo per promuovere l'internal stakeholder engagement nelle decisioni aziendali, adeguare le proprie sedi fisiche e, non da ultimo, motivare i lavoratori al rientro in ufficio. Ciò nell'intento di prevenire possibili inefficienze organizzative e rischi per la sicurezza dei singoli, ma anche di stemperare possibili conflitti con lavoratori e aspiranti "smart worker", minimizzando a un tempo il pericolo che tensioni e crisi interne irrompano all'esterno e minaccino la reputazione aziendale.

Codice Bando: 
2498501

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