Anno: 
2017
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_667260
Abstract: 

Nel mondo politico odierno sconvolto da scandali e malaffari è più che mai importante studiare il ruolo della moralità (o meglio dell'immoralità) nei processi decisionali.
Gli obiettivi principali del presente progetto sono: 1) capire se i politici italiani odierni siano ancora in grado di rappresentare le ideologie di cui si fanno portavoce; 2) di comprendere se la decisione di mentire a specifiche persone (alto vs basso status socio-economico) possa dipendere dalle ideologie politiche di riferimento.
Per fare ciò alcuni questionari verranno somministrati per selezionati gli stimoli che verranno poi utilizzati nella procedura di priming nel successivo studio comportamentale. Un tipo di stimoli sarà costituito da volti di politici italiani rappresentanti dell¿ideologia conservatrice e liberale, l¿altro sarà invece costituito da parole connotate per rappresentare le medesime due ideologie.
Secondo le nostre ipotesi la salienza dell¿immoralità evocata dal volto dei politici dovrebbe portare a un numero maggiore di menzogne, indipendentemente dall'ideologia del politico stesso, con un pattern che prevede più menzogne a una persona di alto status che a una persona di basso status. Le parole invece, in grado ancora di trasmettere dei significati ideologici, dovrebbero portare a comportamenti diversi a seconda dell¿ideologia che rappresentano. I concetti liberali, veicolando giustizia sociale, dovrebbero produrre un numero maggiore di menzogne verso le persone di alto status rispetto a quelle di basso status; i concetti conservatori invece, richiamando alla mente valori come meritocrazia e difesa dello status quo, dovrebbero portare al risultato contro intuitivo di un maggior numero di menzogne verso le persone di basso status rispetto a quelle di alto status.
Modificare il frame ideologico per cambiare comportamenti di decisione sociale potrebbe risultare fondamentale per le strategie di campagna elettorale.

Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_1006206
Innovatività: 

Salvo rari casi, lo studio delle ideologie e delle idee politiche è rimasto confinato nell'osservazione di come queste si esprimano in comportamenti strettamente connessi a questo ambito. La maggior parte degli studi, infatti, si è focalizzata su comportamenti quali il voto elettorale (o la sua intenzione) e l'espressione di preferenze e giudizi nei confronti di soggetti politici. Sono poche le ricerche che hanno studiato come l'ideologi influenzi ambiti non direttamente connessi alla politica anche se allo stesso tempo correlati. Fra questi i più interessanti hanno indagato il modo in cui le ideologie politiche di riferimento sono capaci di orientare il comportamento d'acquisto (15).
La novità di questo studio sta proprio nel mettere in contatto ideologie politiche e decisioni sociali, morali e non. Questo aspetto è più che mai importante nel mondo politico odierno segnato da continui scandali e malaffari, in cui la moralità (o meglio l'immoralità) è diventata un tema centrale.
Uno dei punti su cui questa ricerca potrà fare luce sarà infatti capire quale potrebbe essere il rapporto fra certe ideologie politiche e alcuni comportamenti di decisione sociale in ambito morale, ovvero la menzogna.
Ancora più importante sarà capire come tali comportamenti siano il risultato di un processo complesso e plastico. Il meccanismo di priming utilizzato in questa ricerca servirà infatti come ulteriore prova della plasticità di costrutti che una volta si ritenevano stabili quali le ideologie.
Se è possibile spostarsi da un sistema di credenze all'altro attraverso una procedura relativamente semplice come il priming e se questo spostamento può orientare comportamenti espliciti e di grande rilevanza, allora questa ricerca potrà avere delle implicazioni pratiche rilevanti. Per esempio essa ad es. potrà dare delle indicazioni importanti riguardo al modo di fare campagna elettorale. Cambiare il frame e spostare l'attenzione per rendere saliente l'ideologia per il quale si è rappresentanti potrebbe permettere a chi si occupa di campagne elettorali in primis di ottenere un vantaggio nei confronti dei rivali politici, ma permetterebbe anche il superamento di un¿altra questione rimarcata in questo studio in sede di introduzione: l'effetto casta.
L'idea diffusa che i politici siano tutti ugualmente corrotti e immorali ha portato a un appiattimento delle differenze ideologiche percepite e a un generale distacco dalla politica, con il risultato di una sempre maggiore astensione alle urne (dati Ministero Interni). Spostare il focus dell¿elettorato sulle ideologie e non più sulla rappresentanza del politico in sé potrebbe riportare una grossa fetta della popolazione a partecipare nuovamente alla vita politica del Paese in cui essa vive. Orientare poi quell'attenzione verso la propria ideologia sarà possibile attraverso, per esempio, le procedure descritte in questa ricerca o attraverso un sistema di framing che abbia come obiettivo il rendere la propria ideologia più saliente.
Un ultimo aspetto importante su cui questa ricerca cercherà di far luce è anche il target di questo processo:
se è vero che grazie al priming il salto da un'ideologia all'altra è fattibile, potrebbe essere altrettanto vero che tale meccanismo ha più forza in quelle persone che non hanno un'ideologia definita e che quindi sono più facilmente influenzabili. Questo risultato darebbe una definitiva conferma all'idea che gli indecisi sono quelli in grado di far pendere l'ago della bilancia politica verso una specifica direzione e che sono quelli che in ultima istanza fanno vincere le elezioni.

Codice Bando: 
667260
Keywords: 

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma