Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2050164
Anno: 
2020
Abstract: 

Le analisi sinora condotte sulle risposte alla crisi Covid-19 hanno enfatizzato entità e novità delle sfide per l'azione pubblica. Obiettivo della ricerca è mettere in luce continuità e trasformazioni causate dell'ingresso nelle agende politiche dopo la prima fase di emergenza di azioni in ambiti settoriali e territoriali specifici per la ripresa economica e il riassestamento delle relazioni sociali. Vogliamo capire se rispondere a questa crisi sarà o meno un'opportunità per:
(a) ridefinire il ruolo dei poteri pubblici nell'economia e le relazioni tra interessi economici e politica;
(b) ridefinire forme e processi di governance pubblica;
(c) proseguire o invertire i processi di depoliticizzazione discursive e governmental avviati due decenni fa.

La ricerca ha un taglio multidisciplinare (sociologia, scienza politica, urbanistica) e si colloca sullo sfondo delle conoscenze prodotte nei primi mesi della crisi da Covid-19 e con riferimento alla precedente crisi finanziaria 2007-2008 su:
- political economy delle crisi (ritorno dello stato nei processi economici e aggiornamento del neoliberismo);
- caratteristiche di governance e metagovernance in presenza di condizioni di shock e stress;
- depoliticizzazione e politicizzazione di azioni, questioni e attori in relazione a problemi collettivi;
- trasformazioni nelle società, nelle economie e negli spazi urbani e metropolitani;
- trasformazioni delle organizzazioni e del lavoro pubblico (digitalizzazione, e-government, e-governance).

L'analisi empirica riguarderà tre ambiti:
- ruolo delle misure post-Covid dell'Unione europea nel policy making in Italia;
- smart working nel funzionamento delle amministrazioni pubbliche;
- politiche per la rigenerazione e le trasformazioni dell'economia urbana a Roma.

Le attività saranno distinte in quattro fasi: 1. ricerca di sfondo per individuare casi specifici; 2. analisi in profondità di casi; 3. discussione in seminari aperti; 4. redazione di prodotti differenziati.

ERC: 
SH2_1
SH2_9
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2748621
sb_cp_is_2729053
sb_cp_is_2731713
sb_cp_is_2733250
sb_cp_is_2844580
sb_cp_is_2791731
sb_cp_es_383730
Innovatività: 

Il carattere innovativo della ricerca proposta risiede in primo luogo nella natura di per sé originale dell'oggetto, dovuta alle caratteristiche della pandemia - un'inedita crisi simmetrica - e dell'attivazione simultanea di risposte da parte di attori pubblici di scala diversa (locale, nazionale, regionale e, in misura assai più debole, globale) in tutto il mondo. Le dimensioni altrettanto inedite dell'impegno finanziario degli stati - nei soli primi due mesi 10.000 miliardi di spesa e debito statale, oltre tre volte che per la crisi finanziaria 2008-2011- per salvataggi di imprese, occupazione e famiglie rendono originale il confronto con le dinamiche di azione pubblica innescate in Italia a tutti i livelli (interazione con il policy making europeo, politiche nazionali, regionali e locali) in occasione di crisi precedenti.

Le potenzialità di realizzare un avanzamento delle conoscenze rispetto allo stato dell'arte risiedono anche nell'approccio seguito. Questo ha da un lato un carattere multidisciplinare - sociologia politica, urbanistica, scienza politica - e, dall'altro, si ripropone la ricostruzione simultanea di azioni pubbliche condotte su molteplici scale di azione (locale, metropolitana, regionale, nazionale ed europea). Tale caratteristica consente di gettare luce anche sull'interdipendenza fra logiche di azione e risorse controllate da attori istituzionali di ciascuna scala e sui potenziali allineamenti e disallineamenti fra contenuti e cadenze temporali delle innovazioni relative a politiche il cui successo dipende anche dal coordinamento e la sinergia fra azioni di questi livelli.
La letteratura sul fenomeno populista ha prevalentemente messo a fuoco le motivazioni del suo sviluppo, i suoi discorsi e culture politiche, ma raramente le agende di policy e le prestazioni al governo. Questa ricerca getterà luce sulle interazioni fra attori populisti e attori politici "mainstream", tenendo conto delle rispettive collocazioni e capacità di influenzare agende e decisioni anche quando all'opposizione. Il monitoraggio di questi processi su scala nazionale e locale consentirà infatti di soppesare il ruolo svolto nelle risposte alla crisi da parte di forze politiche diverse, rispettivamente al governo e all'opposizione a Roma e a livello nazionale, così come gli atteggiamenti nei confronti di agende e decisioni ad entrambi i livelli da parte degli interessi sociali ed economici, dei media e dei portatori di conoscenze esperte.

La ricerca consentirà inoltre sia di verificare empiricamente l'utilità interpretativa sia delle categorie di depoliticizzazione e ripoliticizzazione dell'azione pubblica, sinora raramente operazionalizzate a fini empirici, sia di esplorare il tema, entrato nel dibattito accademico dopo la crisi finanziaria e ancora non risolto, della crisi e superamento del paradigma neoliberista in seguito a shock e stress.
Il concetto di neoliberismo sarà operazionalizzato, coerentemente con gli obiettivi della ricerca, per analizzare la riarticolazione delle relazioni di potere tra poteri pubblici e attori economici, le caratteristiche dei processi di metagovernance, con particolare riferimento alle risorse cognitive e materiali utilizzate da attori economici e le strategie con cui si attivano processi di depoliticizzazione dell'azione pubblica e di politicizzazione di saperi e pratiche di azione degli attori privati.
In particolare, rapportare sopravvivenza e aggiornamento ed eccezionalità della crisi è un ulteriore contributo originale della ricerca al dibattito, per quanto riguarda i seguenti aspetti:
- la crisi sembra offrire, anche nell'opinione di studiosi non di orientamento critico nei confronti del neoliberismo, uno spazio di contestazione dell'egemonia discorsiva neoliberista. Nelle prime risposte alla pandemia, la priorità del benessere collettivo e della salute pubblica sostiene un neo-interventismo in economia, mentre la preoccupazione per la libertà individuale e per l'iniziativa economica privata conferma il primato del mercato come motore dello sviluppo sociale. Questa tensione potrebbe, in ipotesi, risolversi con un aggiornamento storico del momento roll-out del neoliberismo contemporaneo, favorevole al rilancio, in modo diretto e indiretto, di un'accumulazione finanziaria a regia pubblica;
- un'ipotesi da controllare è che l'antinomia tra maggiore peso delle istituzioni (in particolare dell'esecutivo centrale) nelle decisioni e un'azione pubblica orientata al mercato sia solo apparente, poiché il Governo può più agevolmente ripristinare o rafforzare tale orientamento nella presente condizione di eccezionalità dettata dalla crisi sanitaria e socio-economica.
La ricerca potrà inoltre verificare se l'incertezza e la contestabilità del discorso sulle società post-crisi è un aspetto manifesto di un più profondo "stato di eccezione", che può aprire una fase di ridefinizione duratura degli assetti socio-politici ed economici ereditati dal passato (una fase di "potere costituente").

Codice Bando: 
2050164

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