A partire dal dibattito in corso nelle scienze sociali sulla cosiddetta postverità, l'intento della ricerca è individuare i più comuni modelli di formazione e diffusione delle credenze soggiacenti alle forme testuali e discorsive caratteristiche della contemporaneità, nelle cui tipologie la componente emotiva domina su quella razionale.
I discorsi della postverità sono caratterizzati da specifiche modalità narrative, dal ragionamento figurativo, da tecniche di mimesi enunciativa, elementi volti a suscitare sorpresa e indignazione, che approfittano di atmosfere emotive diffuse, di sentimenti collettivi di paura e incertezza, della perdita di riferimenti nelle ideologie.
Si intende dunque studiare come il processo patemico e la moralizzazione della comunicazione vengono innescati e enfatizzati nei media e in particolare sul Web, dando rilievo alle modalità di produzione di fake news e di notizie tendenziose o incontrollate. In tal senso si identificheranno le dinamiche emozionali ricorrenti con l'obiettivo di sviluppare una loro classificazione in termini di percorsi patemici riconoscibili, selezionando casi di studio per diffusione e posizione nell'agenda mediatica.
Dopo aver approfondito la produzione dei discorsi si passerà allo studio della loro ricezione, che i ricercatori attueranno focalizzando l¿attenzione sulle forme di minima adesione/rifiuto, condivisione e ripubblicazione, considerando il loro processo di diffusione virale. In questi casi il confine tra produzione e ricezione sfuma nelle pratiche mimetiche (condivisione, trasformazione, imitazione) situandosi all'interno di un quadro meta-discorsivo, fonte di controinformazione mediante l'uso di tattiche trasversali.
La ricerca si concluderà con l¿esame delle procedure più attestate di controllo della correttezza delle informazioni, al fine di verificarne l¿adeguatezza alla luce dei risultati della ricerca, proponendone eventuali correttivi o approcci alternativi.
La ricerca è finalizzata ad approntare un set di strumenti inseriti in un quadro teorico interdisciplinare che possano supportare attori mediali e cittadini, garantendo loro un supporto relativo all'attendibilità delle fonti e all'immediato riconoscimento di fake news.
L'analisi delle dinamiche emozionali e patemiche si inserisce nel tentativo di debellare fake news come strumento di manipolazione dell'opinione pubblica su Web e social network, questione determinante rispetto a questioni importanti a livello politico e sociale. Capire e analizzare l'influenza dei discorsi della postverità sugli utenti, indagando come vengono costruite e diffuse le notizie false, vuol dire individuare e esaminare i tratti invarianti e formulari delle fake-news riconoscendone lo schema per diffonderlo e limitare la loro condivisione incontrollata.
Per approfondire a dovere i regimi discorsivi della post-verità non basta quadro metodologico in cui si intrecciano diverse teorie, ma bisogna orientarsi verso una visione d'insieme interdisciplinare, dove gli strumenti di analisi sono messi a punto a partire dal dialogo tra varie discipline. La visione interdisciplinare è una delle componenti di maggior innovazione del progetto di ricerca perché si mira a produrre una metodologia di analisi dei discorsi social originale e replicabile. Sta di fatto che tale modo di procedere è premiante per lo studio della postverità dato che tale oggetto d'analisi è radicato nella verosimiglianza del quotidiano, dove sono mimetizzati i reali messaggi che si mira a diffondere. I testi di Web e social network prevedono un atto di negoziazione, reso particolarmente visibile nell'interazione che avviene attraverso gli strumenti dedicati come like, reazioni, commenti, conversazioni, condivisione. Nulla è mai univoco, ogni singolo elemento di tali processi deve essere dipendente, o meglio pertinente al sistema in cui si inseriscono i testi oggetto d'analisi. Riguardo alla pertinenza, e alla maggiore intelligibilità degli usi e delle interpretazioni possibili, la semiotica aiuta ad analizzare i concetti promulgati, esplicitandone le virtualità, operando una gerarchizzazione delle variabili e delle invarianti del suo contenuto.
L'approccio interdisciplinare del gruppo consentirà anche interazioni e influenze reciproche tra varie comunità scientifiche facilitando la coesione e lo scambio delle competenze soprattutto a livello europeo, territorio in cui il regime discorsivo della postverità esercita una grossa influenza sull'opinione pubblica. Dunque si auspica la creazione di un gruppo di lavoro interdisciplinare in grado di proporre e gestire futuri progetti di ricerca internazionali, incentrati in particolare sulle priorità politiche dell'Unione Europea, espresse in Horizon 2020 e nei prossimi programmi quadro dell'UE.
A livello nazionale si intendono promuovere attività di Terza Missione per sensibilizzare media e società al tema della postverità, stimolando l'interesse dell'opinione pubblica nei confronti dell'acquisizione di nuove competenze, spingendo gli attori sociali verso una visione di stampo collaborativo, che possa condurre a un'informazione responsabile, con fonti attendibili e tracciabili.
I risultati della ricerca andrebbero comunicati sia in fieri che al suo termine tramite: l'organizzazione di eventi culturali e di divulgazione scientifica (convegni, workshop, mostre);
la pianificazione di cicli di lezioni sulle declinazioni accademiche del topic relative ad approfondimenti teorici e metodologici, con l'ausilio di esperti nazionali e internazionali col fine di accrescere le competenze degli studiosi dell¿unità di ricerca;
la formazione specialistica per professionisti mediante seminari concertati con associazioni di categoria, enti e aziende la cui attività incide sull'opinione pubblica;
il coinvolgimento attivo di cittadini, stampa, forze dell'ordine e attori politici attraverso la calendarizzazione di dibattiti pubblici su alcuni dei casi di studio affrontati nel corso della ricerca, coinvolgendo i diretti interessati, come gli stakeholder.
Il trasferimento dei risultati del progetto sarà attuato via Web, social network e tramite pubblicazioni, quest'ultimo punto orientato al potenziamento dei profili scientifici dei membri junior del gruppo attraverso l'ottenimento di competenze interdisciplinari acquisite grazie alla presenza di diversi approcci scientifici all'interno del gruppo di ricerca.