Anno: 
2017
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_476673
Abstract: 

Con il termine di insicurezza lavorativa (job insecurity) ci si riferisce alla minacciata continuità della propria occupazione tipica nei lavoratori con forme di lavoro non stabile o transitorio. In Italia il lavoro precario è aumentato a partire dalla metà degli anni 90, arrivando al 14% (57% per i giovani) della forza lavoro. La maggiore diffusione del lavoro precario ha un forte impatto sull'insicurezza lavorativa e sul contratto psicologico tra lavoratore e organizzazione. La precarietà rappresenta un rischio per la salute mentale e fisica, e per la sicurezza sul luogo di lavoro, con un maggiore rischio di infortuni sul lavoro. Inoltre, la rottura del contratto psicologico riduce la reciprocità e i comportamenti proattivi che sostengono l'adesione ad un clima per la sicurezza sul lavoro. La ricerca identifica il clima di insicurezza come uno dei fattori organizzativi più importanti nel rendere ragione di tale nesso. Tuttavia il numero di studi che lo hanno indagato è limitato. La presente ricerca mira a colmare tale vuoto indagando il ruolo del clima di insicurezza lavorativa, sia cognitivo (percezione del futuro lavorativo come a rischio) sia affettivo (reazioni emotive e valutative alla perdita di lavoro). Il progetto esamina l'impatto del clima affettivo di insicurezza lavorativa sulla sicurezza nei luogo di lavoro, e l'effetto che esso ha sulle determinanti dei comportamenti sicuri al lavoro, e sugli esisti di salute e benessere. Intende inoltre verificare il ruolo del contratto psicologico nella relazione tra insicurezza lavorativa e tali esiti. Il progetto riguarda 2 gruppi di 300 lavoratori italiani, permanenti e contingenti, ai quali verrà somministrato un questionario per misurare le variabili di interesse. Analisi statistiche multivariate indagheranno gli effetti del clima di insicurezza lavorativa sugli indicatori di prestazione di sicurezza sul lavoro, e sugli incidenti/infortuni riportati e non, controllando le variabili demografiche pertinenti.

Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_585851
sb_cp_is_586780
sb_cp_is_713731
sb_cp_es_78717
Innovatività: 

I risultati del nostro studio potrebbero contribuire in diversi modi alla letteratura e alle pratiche relative all'insicurezza lavorativa, alla sicurezza sul lavoro e alla salute dei lavoratori:
- In primo luogo, tentando di delineare le importanti distinzioni teoriche, concettuali e operative tra clima affettivo e cognitivo, contribuiremo a evitare la confusione di aspetti affettivi e cognitivi del clima di insicurezza del lavoro, portando chiarezza in un settore della letteratura che è pieno di sovrapposizioni concettuali;
- In secondo luogo, delineando le importanti distinzioni teoriche, concettuali e operative tra clima affettivo qualitativo e quantitativo di insicurezza lavorativa, cercheremo di colmare un vuoto critico nella letteratura sull'insicurezza lavorativa;
- In terzo luogo, esaminando la misura in cui sia il clima affettivo di tipo qualitativo che quantitativo influenzano i diversi risultati di sicurezza sul luogo di lavoro, forniremo importanti implicazioni teoriche e pratiche, con un'enfasi posta sullo sviluppo di strumenti efficaci per moderare e ridurre lo stress dei dipendenti precari a causa dell'insicurezza lavorativa, e migliorare i risultati e gli esiti positivi di sicurezza sul luogo di lavoro (ad esempio, riducendo l'incidenza di infortuni e incidenti sul posto di lavoro);
- In quarto luogo, contribuiremo ad espandere la generalizzabilità del modello proposto, confrontando i risultati emersi da questo studio, con quelli emersi in studi analoghi che sono stati condotti o che sono in corso di esecuzione negli Stati Uniti;
- Quinto, dato il tema sempre più attuale dello stress economico e dell'aumento delle forze di lavoro precarie in tutto il mondo e in Italia in particolare, il nostro studio potrebbe contribuire a definire in quale misura i risultati di scarsa sicurezza si verificano in funzione delle reazioni affettive all'insicurezza e alla precarietà del lavoro e anche la misura in cui questa relazione è esacerbata dalla stabilità/instabilità del rapporto di lavoro (vale a dire, permanente o contingente);
- Sesto, la comprensione del ruolo del contratto psicologico nel processo che dall'insicurezza lavorativa porta ad esiti di sicurezza, consente di individuare un possibile fattore di protezione su cui le organizzazioni possono far leva per conservare condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro.
- Infine, a seguito dell'ultima crisi economica e finanziaria, i risultati conseguiti dall'attuale progetto dovrebbero dimostrare che lo status occupazionale (vale a dire, precario/non-precario) associato ad elevati livelli di insicurezza lavorativa può costituire un doppio fattore di rischio quando si tratta di salute e sicurezza dei dipendenti. Ciò è particolarmente importante in considerazione della crescente prevalenza dei dipendenti precari nella forza lavoro odierna, nonché dell'incremento dell'insicurezza del lavoro nell'attuale economia. Le implicazioni per le buone pratiche includono sia indicazioni gestionali su come mitigare questi effetti indesiderati sullo stress economico legato all'occupazione, sia indicazioni su come sviluppare la compliance alla sicurezza evitando l'assenteismo, la bassa produttività, i conflitti di lavoro, lo stress sul lavoro e i problemi di comunicazione.

Codice Bando: 
476673
Keywords: 

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