Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2620464
Anno: 
2021
Abstract: 

Il presente progetto di ricerca intende analizzare l'istituto della prescrizione del reato attraverso molteplici prospettive: precisamente quella penalistica, costituzionalistica e comparatistica, con particolare riferimento ai profili inerenti alla giurisprudenza della Corte costituzionale ed alle proposte di riforma avanzate in Parlamento nelle ultime legislature, nonché - come si dirà infra - della realtà dell'istituto a livello sovranazionale e internazionale.
L'istituto si ricollega al decorso del tempo, e si verifica oramai sempre più di frequente nei processi penali.
In realtà, la prescrizione costituisce un istituto presente anche negli altri rami del diritto. Nasce in ambito civilistico, quale conseguenza dell'inerzia del titolare del diritto nel corso del tempo e, solo in un secondo momento, viene estesa al diritto penale, dapprima quale causa estintiva dell'azione (dunque, in qualità di istituto processuale), più recentemente, a partire dal codice Rocco, quale cause di estinzione del reato (ed anche della pena), in una prospettiva di diritto sostanziale.
L'interesse della dottrina, soprattutto penalistica e processualpenalistica, ha suscitato un intenso dibattito che ha coinvolto, per i profili che concernono i diritti fondamentali dell'indagato-imputato, e, più in generale, del destinatario delle norme penalistiche, ossia il soggetto agente, anche la dottrina costituzionalistica.
La prescrizione del reato è così divenuta terreno di scontro tra coloro che sostengono il superamento della sua collocazione nell'ambito delle garanzie previste dall'art. 25 Cost. e coloro che, al contrario, ritengono imprescindibile tale inquadramento.
La presente ricerca si pone allora l'obiettivo di offrire una visione di insieme e dinamica dell'istituto, utilizzando, tuttavia, anche una prospettiva ancora non sufficientemente approfondita, vale a dire quella costituzionalistica.

ERC: 
SH2_4
SH2_1
SH2_2
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3566184
sb_cp_is_3324274
sb_cp_is_3460915
sb_cp_is_3424743
Innovatività: 

La carica innovativa della ricerca in oggetto risiede nell'intento di fornire al dibattito scientifico un approdo concettuale capace di dare pienezza di significato all'istituto della prescrizione, calandolo completamente nel tessuto costituzionale.
Difatti, il precitato obiettivo garantirebbe da una parte l'arricchimento delle conoscenze scientifiche in materia e dall'altra rappresenterebbe una soluzione alle evidenti difficoltà che attualmente incontrano gli operatori giuridici nell'adoperare l'istituto.
Come riferito in apertura, infatti, i problemi posti dalla prescrizione involgono un vasto spettro di soggetti: in primo luogo il Parlamento, quale organo deputato costituzionalmente a legiferare in materia di prescrizione del reato e, pertanto, ad individuare in astratto quale sia il tempo della punizione penale in riferimento ai singoli fatti di reato.
In secondo luogo i giudici comuni, i quali - e lo dimostrano le vicende processuali legate alla sospensione della prescrizione - si trovano quotidianamente ad operare su di un terreno complesso, contraddistinto dalla costante corsa verso la fine ed il fine del processo, rappresentato da una sentenza definitiva, che sia di assoluzione o di condanna.
In terzo luogo il cittadino, nella duplice e opposta veste di indagato-imputato e persona offesa; al primo l'ordinamento non riesce a garantire i diritti costituzionalmente previsti, sia in termini di diritti processuali, vale a dire un processo che sia ragionevole sul piano della durata (art. 111 Cost.), sia, conseguentemente, in termini di pena (qualora si tratti di condanna), la quale arriva a molti anni di distanza dal compimento del fatto di reato.
Alla seconda non si riesce a garantire un accertamento dei fatti che sia in grado di tutelare le legittime aspettative che derivano dal compimento di un fatto di reato.
Il risultato è una insoddisfacente realizzazione dei principi costituzionali.

Codice Bando: 
2620464

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