La ricerca intende indagare le idee e i metodi alla base delle opere di cinque studi di architetti spagnoli - Toni Girones (1965), Flores & Prats (1965), Elisa Valero (1971), H Arquitectes (1972-3), José María Sánchez García (1975). L'obiettivo della ricerca è approfondire la conoscenza delle loro esperienze come risposta significativa alle nuove esigenze che la crisi economica e finanziaria del 2007 ha messo in luce, modificando le priorità, le modalità e gli strumenti del progetto di architettura, il suo significato e il ruolo dell'architetto.
Dagli anni '90 del secolo scorso fino al 2007, un quinto del PIL spagnolo era prodotto dal settore edile, sostenuto dai finanziamenti del Governo e delle amministrazioni locali che hanno permesso di realizzare edifici e spazi pubblici e di promuovere interventi di trasformazione del patrimonio esistente per allargare l'offerta culturale e incentivare il turismo, riconoscendo agli architetti il ruolo e il compito di pensare e attuare le trasformazioni delle città.
La crisi del 2007 ha ridimensionato pesantemente l'attività edilizia, i concorsi di progettazione sono diminuiti, gli architetti da poco laureati quando è sopraggiunta la crisi, hanno dovuto individuare nuove idee per praticare il loro mestiere.
La ricerca intende indagare nuove modalità e pratiche perseguite con metodiche diverse dalla generazione spagnola under cinquanta che sta attuando sperimentazioni innovative lavorando sulla memoria, sul rapporto con il passato e la tradizione, recuperando e riutilizzando ciò che già esiste-tracce, materiali, tecniche, conoscenze- eliminando tutto ciò che è accessorio, ricercando nuovi sistemi costruttivi e tecnologici per ridurre i costi, per realizzare spazi che rispondano alle necessità attuali e siano adattabili per quelle future. Un'architettura capace di evolversi e modificarsi secondo le esigenze, un'architettura nella quale il tempo diviene un fattore fondamentale e il processo è importante quanto l'esito finale.
Nonostante le opere dei cinque architetti siano state oggetto di alcune monografie, alcune delle quali curate direttamente dagli architetti, l'aspetto metodologico e gli strumenti utilizzati nelle diverse fasi del processo creativo e le relazioni con alcuni Maestri della architettura spagnola contemporanea non sono stati oggetto di studio e di relativi scritti.
La lettura delle opere di architettura attraverso il suo processo creativo e progettuale è molto poco utilizzata, ma attualmente appare quella che meglio di ogni altra è in grado di descriverla nella sua complessità e di comprendere le molteplici sfaccettature che danno vita ad uno spazio.
Anche l'individuazione del legame che un'opera instaura con altre opere precedenti, ricostruzione che avviene costruendo il repertorio di immagini, ma è anche spiegata nei saggi critici, non è una pratica condivisa nel raccontare e descrivere l'architettura contemporanea.
Inoltre la ricerca intende collocare tra le architetture che saranno descritte e analizzate nel loro processo creativo, non solo le opere già realizzate e pubblicate, ma anche un'opera in corso per ciascuno studio di architettura che non è stata ancora oggetto di saggi e pubblicazioni.