Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1936292
Anno: 
2020
Abstract: 

In risposta alla fallimentare politica di gestione del fenomeno migratorio, a partire dal 2014 si assiste ad un profondo cambiamento nelle operazioni di Search and Rescue (SAR) nel Mediterraneo centrale, con un sempre maggiore coinvolgimento di imbarcazioni private, gestite principalmente da Organizzazioni Non Governative (ONG). Nel giro di pochi anni, l'intervento umanitario in mare assume un carattere sistematico e strutturato, trasformandosi in un vero e proprio modus operandi.
All'interno di un più ampio contesto di analisi, volta allo studio del sistema di relazioni tra le ONG attive nel Mediterraneo, il presente lavoro di ricerca propone una prima fase esplorativa di indagine volta a studiare e approfondire la nascita e lo sviluppo dell'intervento umanitario nel Mediterraneo centrale, nella sua specificità, con l'obiettivo di comprendere i processi e le dinamiche alla base dell'azione comune, condivisa e strutturata messa in atto dalle ONG.
Partendo dall'idea che le organizzazioni attive nel Mediterraneo, apparentemente slegate le une dalle altre, agiscono invece in maniera concertata e organizzata secondo processi di isomorfismo istituzionale (Di Maggio; Powell,1983) e pratiche di "selective emulation" (Cusumano, 2019), il presente progetto di ricerca propone un'analisi qualitativa tanto del contesto di ricerca quanto degli attori coinvolti, con l'obiettivo di approfondire la conoscenza generale sul tema, quale base necessaria per ulteriori approfondimenti futuri, orientati allo studio più complesso delle specifiche relazioni e connessioni tra le ONG quale elemento essenziale nella definizione delle prassi alla base della loro attività nel Mediterraneo centrale.

ERC: 
SH2_1
SH3_3
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2516249
Innovatività: 

L'innovatività della ricerca risiede nel fenomeno stesso oggetto di studio e nella sua estrema attualità. L'intervento umanitario delle ONG nel Mediterraneo centrale è un fenomeno contemporaneo assolutamente nuovo che mai prima si era potuto osservare. Da un punto di vista sociologico, la peculiarità delle attività umanitarie nel Mediterraneo, è da ritrovare non solo nel contesto sociopolitico in cui tale attività si inserisce, ma anche e soprattutto nella novità che il fenomeno stesso costituisce. La rapidità con cui attività filantropiche hanno acquisito un carattere sistematico e strutturato, dando vita a un vero e proprio modus operandi del settore umanitario costituisce, quindi, un aspetto di profondo interesse.
Più specificatamente, l'innovatività dell'intervento delle ONG nelle attività di SAR risiede anche nelle trasformazioni che avvengono nel rapporto tra la società civile e il fenomeno migratorio.
Sul piano identitario, l'analisi del ruolo delle ONG nel Mediterraneo, si inserisce nel più ampio e controverso dibattito legato alla partecipazione politica della società civile e della sua rappresentanza nell'ambito dei processi decisionali statali (Irrera, 2016). Le ONG, infatti, costituiscono gli attori che maggiormente strutturano un dialogo costante e consolidato con il potere politico (Irrera, 2016). È proprio questo dialogo, nello specifico caso del fenomeno migratorio nel Mediterraneo, a essersi modificato e trasformato in scontro diretto. L'intervento attivo delle ONG mette in discussione i ruoli tradizionali della società civile verso i migranti, in quanto la necessità di esercitare maggiore influenza a livello politico, davanti all'inefficienza delle risposte governative al fenomeno migratorio nel Mediterraneo, ha portato le ONG a uscire dai loro compiti tradizionali, assumendo maggiore iniziativa, fino ad arrivare a un vero e proprio coinvolgimento in prima linea, attraverso la partecipazione attiva ai salvataggi in mare (Irrera, 2016). È proprio tale coinvolgimento, a costituire l'elemento di novità, nella misura in cui la società civile, rappresentata dalle ONG, diventa un attore politico esulando quindi dalla sua stessa natura, appunto, non governativa, e rimettendo così in discussione i ruoli e i compiti stabiliti per la gestione del fenomeno migratorio nel mediterraneo.
La ricerca è infine innovativa nella misura in cui analizza il fenomeno nella sua specificità, cercando di ricostruire dall'origine i processi e le dinamiche alla base della nascita del fenomeno stesso. Una tale prospettiva, orientata ad una conoscenza e ad una comprensione ontologiche dell'intervento umanitario nel Mediterraneo centrale costituisce un elemento innovativo in quanto propone lo studio di un aspetto non ancora del tutto esplorato e, invece, utile per meglio definire e delineare l'identità del fenomeno stesso, fondamentale per comprendere il ruolo che potrà giocare nella governance del fenomeno migratorio nel complesso contesto sociale e geopolitico del Mediterraneo. Una tale specificità dello studio non preclude la possibilità, e qui sta la forza del progetto, di avanzare anche riflessioni più ampie che possano essere opportunità per un avanzamento delle conoscenze non solo in campo sociologico ma, piuttosto, a livello multidisciplinare, tanto del fenomeno oggetto di studio quanto del più generale contesto in cui si inserisce. Oltre che su un piano sociale, infatti, la questione migratoria e il coinvolgimento delle ONG nel Mediterraneo centrale, si giocano anche su un piano giuridico e politico. La gestione della frontiera europea è da sempre una pratica complessa, spesso resa ancora più difficile dall'articolata situazione geopolitica della frontiera euro-mediterranea (Campesi, 2016) a cui si aggiunge il carattere transnazionale del fenomeno migratorio nel Mediterraneo, che rende la questione ancora più problematica e di difficile amministrazione, in quanto i suoi effetti si propagano attraverso i confini di più stati. La sua gestione è condizionata dall'esistenza di tali confini, in quanto è sulla base della difesa di questi ultimi che gli stati alzano barriere contro la formazione di risposte efficaci, spesso rifiutando di convergere su un'unica strategia di gestione (Attinà, 2016). In quest'ottica, esplorare il fenomeno delle ONG nel mediterraneo nel suo carattere ontologico, quale nuova pratica nella gestione del fenomeno migratorio nel Mediterraneo, costituisce il primo passo verso un approfondimento delle cause e dei significati tanto sociali quanto politici delle migrazioni nel Mediterraneo, evidenziando la necessità di un cambiamento radicale tanto sul fronte politico quanto su quello sociale. Questo apre la strada a riflessioni future più ampie, volte ad un ripensamento e a una riorganizzazione dell'approccio europeo al fenomeno migratorio, tanto nelle sue basi teoriche quanto nelle sue implicazioni pratiche, magari prendendo anche come riferimento proprio le pratiche messe in atto dalle ONG.

Codice Bando: 
1936292

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