Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1657424
Anno: 
2019
Abstract: 

Lo studio delle proporzioni, i rapporti tra gli spazi e l'adozione dei materiali nella loro più alta vocazione d'uso rendono Louis Kahn un maestro più che mai attuale nel nostro tempo. Attraverso l'analisi delle sue opere e lo studio della "purezza" volumetrica da lui adottata, la ricerca qui presentata vuole indagare i meccanismi logici e analogici messi in gioco da Kahn per attuare l'interpretazione tipologica che porta alla creazione di architetture con valenza monumentale. Il tipo architettonico interpretato da Kahn è in grado di arricchirsi di quel carattere trans-temporale che fa trasparire la volontà dell'architetto di far durare la propria opera nel tempo, e la capacità di "posare il progetto sul suolo" caricandolo di un significato simbolico dal potere fortemente evocativo. Prendendo come esempio cardine il caso della Phillips Exeter Academy Library (Exeter, New Hampshire), questo progetto intende analizzare quel connubio tra valore simbolico, studio proporzionale e adozione di materiali opportuni che è in grado di dare vita a un capolavoro assolutamente adeguato. In quest'opera Kahn interpreta, infatti, con molta delicatezza la necessità specifica della funzione da progettare, ponendosi nei panni dei fruitori del suo progetto e immedesimandosi nelle loro necessità. Attraverso il confronto, l'analisi e il ridisegno di altre opere di Kahn, si vogliono ricercare i fili conduttori del suo lavoro, l'approccio tettonico e la sua visione progettuale complessiva. A tale scopo la ricerca prevede: raccolta di materiale bibliografico; ridisegno e successiva visita alla Exeter Library e consultazione dell'archivio fisico; analisi e confronto dei dati; redazione di una pubblicazione sulle conclusioni ottenute. Su questa base sarà possibile formulare ipotesi sugli sviluppi derivanti dall'applicazione delle conclusioni ad architetture di diversa natura.

ERC: 
SH5_6
PE8_3
SH2_9
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2252533
Innovatività: 

Il progetto si presenta come innovativo perché, ponendosi come obiettivo l'analisi delle proporzioni e dei principi generali sviluppati da Kahn, ne prevede una possibile svolta futura all'interno di architetture di diversa natura. I concetti generali di genesi della pianta attraverso la "società di stanze" e di progettazione dello spazio privato all'interno di un contesto pubblico potrebbero, in un evoluzione futura, essere applicati ad edifici esistenti o a situazioni di necessità di condivisione degli spazi. E' fondamentale considerare che il processo compositivo di Kahn è stato fortemente influenzato dal suo viaggio nel Mediterraneo del 1951, alla scoperta delle radici dell'architettura. Egli di fatti, studiando l'architettura classica comprende quella che per lui sarà una vera e propria rivelazione: il mondo antico sapeva come rappresentare e concretare valori duraturi della vita civile nell'architettura. Ma con il modificarsi dei valori e delle istituzioni si rende evidente la necessità di ritrovare quei valori monumentali che sembrano essere mancanti nelle nuove costruzioni (Dalla Caneva et al., Notes on the architecture of Louis I. Kahn, 2005). La crescita, e forse il complicarsi nelle nostre società degli apporti culturali e idealistici, mettono in evidenza per Kahn una necessità di evoluzione da parte dell'architettura, per rimanere appropriata ed indispensabile per il proprio tempo. Durante il corso di questa ricerca si vuole inoltre tentare di riproporre questo tipo di approccio nei nostri tempi, dove monumentalità e rappresentatività sono principi che paiono sempre più fuori tempo ma che in realtà dovrebbero ancora essere visti come parti fondamentali della nostra identità cittadina. Riconoscersi nell'architettura, sentirla come propria pur essendo parte del patrimonio pubblico e sentirsi rappresentati da essa non è questione tuttavia solo di monumentalità (interna o esterna che sia), ma anche di rapporti interni e gestione degli spazi e delle stanze. La Philip Exeter Library è un edifico pubblico emblematico, ed è il punto di riferimento di questo progetto. In quest'opera Kahn nega il concetto classico di biblioteca, che prevede la distribuzione delle scaffalature lungo gli spazi perimetrali e le zone di lettura e studio nel suo nucleo centrale. Egli compone la struttura esterna in accordo assoluto con la concezione della suddivisione spaziale interna (e viceversa), ideando gli ambienti in modo tale che la biblioteca si componga di 3 fasce concentriche di cui sarò necessario approfondire l'interazione reciproca. Al centro, il nucleo a tutta altezza è vuoto, indirizza l'osservatore verso l'altro per contemplare le due imponenti travi in calcestruzzo armato che risolvono il problema della grande luce e allo stesso tempo impediscono all'illuminazione naturale di entrare in modo troppo prepotente e diretto. Si genera così un ambiente dalla luce temperata, quasi mistica, che illumina il vuoto scendendo lungo le pareti interne. Ma qual è dunque il limite dimensionale e la proporzione corretta perché la luce valorizzi e incanti così le superfici? Ed ancora, attorno a quest'anima cava gli spazi si dispongono in piani dedicati agli scaffali, fino alle nicchie più private affacciate verso l'esterno, nelle quali l'architetto riesce a riprodurre l'ideale di intimità garantendo una straordinaria qualità ambientale. Al ritmo esterno delle finestre che si aprono e alleggeriscono il muro perimetrale, corrispondono internamente doppie postazioni di lavoro perfettamente illuminate da luce naturale laterale (Sicignano, 2006). Le "nicchie" di lavoro modificano fortemente la percezione delle proporzioni, riportando l'ambiente alla scala della fruizione individuale, dove ogni individuo possiede il suo tavolo, la sua luce e la propria finestra per consentire la visuale sul parco che circonda l'edificio. Una volta studiate tutte queste caratteristiche con i mezzi che si hanno a disposizione a distanza, è molto formativo avere la possibilità di visitare questo luogo: avere esperienza degli ambienti per un architetto è fondamentale per poter comprendere quando l'elaborazione planimetrica e la chiarezza volumetrica si tramutino felicemente nello spazio auspicato. L'Exeter Library è un esempio magistrale di come la buona progettazione concepisca l'utilizzo degli ambienti dal generale al particolare, preveda e risponda alle necessità spaziali, ma senza perdere mai di vista il ruolo rappresentativo e la valenza architettonica complessiva. Nell'archivio fisico della biblioteca sono inoltre conservati documenti relativi ai disegni preliminari, lettere e documenti che i committenti scambiarono con Kahn e fotografie storiche interne ed esterne dell'edificio durante le sue fasi di costruzione. Con ogni probabilità sarebbe possibile, recuperando questo materiale, avere un quadro veramente completo dell'excursus che quest'opera ha compiuto, dalla sua ideazione nella mente del progettista fino alla sua vita e fruizione attuale.

Codice Bando: 
1657424

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