
La Chirurgia Maxillo Facciale è una disciplina specialistica che ha tra gli obiettivi la valutazione globale, la diagnosi ed il trattamento delle patologie dello scheletro e dei tessuti molli dell'area cranio-maxillo-facciale. In questo ambito viene inquadrata l' oftalmopatia del morbo di Basedow che rappresenta uno degli aspetti più complessi della malattia poiché implica il coinvolgimento del distretto orbitano nell' ambito della patologia autoimmune. Gli esiti dell' oftalmopatia di Basedow devono essere studiati da un team multi specialistico che procede rivalutando il paziente. Il primo approccio prevede la valutazione e il trattamento dell' endocrinologo, che monitorizza la situazione e la progressione della malattia esaminando i sintomi e i segni oculari. L' oculista valuta la situazione del bulbo, il visus ma soprattutto occorre distinguere innanzitutto il grado dell' oftalmopatia. Nei casi gravi o per motivi estetici il chirurgo maxillo facciale interviene per ripristinare le condizioni fisiologiche della cavità orbitaria, dei muscoli extraoculari e della palpebra mediante diverse tecniche chirurgiche tipo l' innesto di fibromucosa palatale per ripristinare la fisiologica mobilità della palpebra.
L'innovatività di questo progetto vede nell'utilizzo di metodiche all'avanguardia la chiave per avviare un progetto che diventi standardizzato e che permetta un avanzamento concreto delle conoscenze in merito al trattamento chirurgico della patologia basedowiana e agli esiti chirurgici e non di questa patologia.
Il sistema di navigazione Tc guidata con approccio endoscopico, ad esempio, utilizzato nella decompressione orbitaria e del nervo ottico permette maggior accuratezza, minor invasività, minore morbidità e una compliance maggiore del paziente affetto da tale patologia.
Nella programmazione pre operatoria utile ed indispensabile la collaborazione multidisciplinare con i colleghi endocrinologi ed oculisti che valutano e selezionano accuratamente i pazienti da trattare, in accordo