Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1965079
Anno: 
2020
Abstract: 

Il Sonniloquio (o Sleep Talking), è una parasonnia da arousal o passaggio di stadio, che si manifesta con la produzione verbale a diversi livelli di intellegibilità. Storicamente, i ricercatori si sono incentrati sugli aspetti qualitativi delle attivazioni vocali e l'insorgenza per stadio. Dallo studio delle attivazioni vocali, si è riscontrato un grado di complessità che ha portato all'avanzamento dell'ipotesi di un'elaborazione linguistica complessa che avverrebbe durante il sonno. Inoltre, dai risultati ottenuti dall'indagine del livello di concordanza tra le attivazioni durante il sonno e i report onirici, è stato ipotizzato di considerare il Sonniloquio come un fenomeno di dream enactment, e che permetterebbe un accesso diretto all'attività mentale della persona che sta dormendo. Grazie agli studi nella popolazione parasonnica, che hanno suggerito un collegamento tra il consolidamento mnestico e i meccanismi di produzione onirica, sembrerebbe possibile considerare il Sonniloquio come un fenomeno ideale per indagare un'eventuale elaborazione cognitiva linguistica durante il sonno e l'osservazione dell'overt replay negli umani.
Il presente progetto di ricerca ha l'intento di approfondire e ampliare le conoscenze sulle peculiarità elettrofisiologiche delle attivazioni vocali degli sleep talker, per evidenziare eventuali caratteristiche specifiche e predittive. Inoltre, permetterà di indagare i meccanismi del consolidamento mnestico sonno-dipendenti e, se e in che misura, il Sonniloquio incida su di essi. A tale scopo verranno reclutati 28 soggetti tra i 18 e i 35 anni, di cui 14 soggetti sleep talker e 14 soggetti di controllo. La sessione sperimentale prevederà la somministrazione del Word Pair Task, un task di apprendimento che coinvolge la memoria dichiarativa, con successivo Recall immediato alla sera e differito al mattino, e la registrazione video polisonnografica di una notte indisturbata di sonno.

ERC: 
LS5_6
LS5_5
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2469820
Innovatività: 

Il Sonniloquio è un fenomeno ampiamente diffuso nella popolazione sana e grazie alle sue caratteristiche, è possibile considerarlo come una manifestazione che permetterebbe lo studio di un'elaborazione cognitiva durante il sonno. Gli studi in letteratura sulle parasonnie (sia REM che NREM), hanno aperto la strada verso l'ipotesi che i comportamenti alterati in sonno, non siano semplicemente il frutto di stereotipie o movimenti arcaici, come avverrebbe per le epilessie (Tassinari et al., 2005; Pincherle et al., 2012; Rego, Arnold, & Noachtar, 2007; EK, 2011; Foldvary-Schaefer & Alsheikhtaha, 2013), ma coinvolgerebbero la neocorteccia in un'elaborazione costante. A questo proposito, i vantaggi di prendere in esame lo sleep talking sono diversi. Innanzitutto, grazie alla sua peculiarità prevalentemente linguistica e alla complessità riscontrata nelle sue attivazioni (Arnulf et al., 2017; Arkin et al., 1970), sarebbe possibile pensare che ci sia una complessa elaborazione linguistica che avverrebbe in sonno.
Il protocollo proposto, quindi, permetterà di indagare in modo approfondito gli aspetti del Sonniloquio, elettrofisiologici e comportamentali, sia a livello qualitativo che quantitativo. Innanzitutto sarà possibile ampliare le conoscenze sugli aspetti elettrofisiologici di un¿eventuale attività EEG predittiva e specifica delle attivazioni vocali, e di approfondire l'eventuale coinvolgimento di elaborazione linguistica sonno-dipendente.
In secondo luogo, l'inclusione di un gruppo di controllo, consentirà di chiarire, se e in quale misura, lo Sleep Talking incida sul sonno notturno e sui meccanismi del consolidamento mnestico sonno-dipendente. Inoltre, sarà possibile approfondire i meccanismi di overt replay (Stickgold et al. 2005; Maquet 2000), attraverso lo studio delle corrispondenze tra il contenuto delle attivazioni e il materiale sperimentale appreso, e verificare i miglioramenti (considerando le attivazioni vocali del ST come processo di ripasso e consolidamento mnestico) o i peggioramenti (considerando le attivazioni vocali del ST come fenomeno interferente con i processi di ripasso e consolidamento mnestico) delle performance al risveglio. Ad oggi, non è noto se l'incorporazione del contenuto appreso nei sogni ne aumenti il consolidamento, tuttavia il paziente testato nello studio di Uguccioni et al. (2013) ha mostrato una buona percentuale di consolidamento. In aggiunta, gli studi del gruppo di ricerca di Uguccioni ed Odiette sui soggetti parasonnici (2011, 2013, 2015), hanno mostrato che parte del materiale appreso la sera precedente la notte sperimentale, può manifestarsi, in modo rielaborato, attraverso le attivazioni motorie notturne.
Come affermato in precedenza, il Sonniloquio è considerato un fenomeno che permetterebbe un accesso diretto all¿attività mentale durante il sonno (Arkin et al., 1970; Alfonsi et al., 2019). Diversi studi in letteratura hanno mostrato la concordanza tra le attivazioni vocali e i report onirici (Rechtschaffen et al., 1962; MacNeilage, 1970; Aarons, 1970; Arkin et al., 1970; Arnulf et al. 2017), quindi il fenomeno del Sonniloquio in questo progetto, verrà utilizzato per effettuare una valutazione del livello di incorporazione tra il gruppo sperimentale ed il gruppo di controllo di materiale autobiografico, confrontando i report onirici e i rispettivi diari giornalieri. Per il gruppo sperimentale verrà verificato anche il livello di concordanza con le attivazioni vocali notturne.

Codice Bando: 
1965079

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