Polypoid lesions of the gallbladder in a consecutive series of 2631 patients. A single-center experience

01 Pubblicazione su rivista
Spaziani Erasmo, Di Cristofano Claudio, Di Filippo Annalisa Romina, Caruso Gianluca, Orelli Simone, Spaziani Martina, Fiori Enrico, Picchio Marcello, De Cesare Alessandro
ISSN: 2239-253X

INTRODUZIONE: La diagnosi ultrasonografica (US) delle lesioni polipoidi della colecisti (PLG) è difficile per la bassa sensibilità (SE) della metodica. Non sono stati ancora completamenti definiti i criteri di selezione dei pazienti con PLG da indirizzare al trattamento chirurgico o al follow-up. L’indagine istopatologica (EI) rappresenta il gold standard per la diagnosi di polipi non-neoplastici (colesterolotici, infiammatori, fibroepiteliali, adenomiomatosici), di polipi neoplastici (carcinomi, carcinoidi), di lesioni precancerose non polipoidi (displasia dibasso ed alto grado, metaplasia intestinale di tipo muciparo, metaplasia gastrica di tipo pilorico) e di irregolarità nodulari parietali della colecistite xanto-granulomatosa. Gli scopi dello studio sono stati quelli di valutare in un campione di pazienti sottoposti a colecistectomia, la prevalenza dei polipi non neoplastici e neoplastici e la sensibilità dell’US tradizionale trans-addominale rispetto all’EI nell’identificazione delle PLG. MATERIALI E METODI: Studio osservazionale retrospettivo, condotto su un campione di 2631 pazienti, sottoposti a colecistectomia laparoscopica e open, in elezione e in urgenza, identificati mediante il codice ICD-9-CM 51.2, nel periodo Aprile 2005 - Marzo 2018, presso l’ospedale universitario “A. Fiorini” di Terracina - Polo Pontino, “Sapienza” Università di Roma. Tutti i pazienti erano stati sottoposti a US. RISULTATI: Il campione esaminato era costituito da 1175(44.6%) M, età media 56 anni, range 25-95 anni, 1456(55.4%) F, età media 46anni, range 17-90 anni. La diagnosi US di PLG veniva posta in 38/2631(1.4%) pazienti. All’esame istologico i polipi erano identificati in 68/2631(2.6%) pazienti, associati a litiasi biliare in 28/2631 (1.1%) casi. Dal confronto US e EI la diagnosi ecografica risultava gravata da falsi positivi (FP) (8/38; 21%) e falsi negativi (FN) (38/2631; 1.45%), con SE 44% (95% c.i.:32.2-55.7). L’incidenza istologica di PLG neoplastiche è stata dello 0.38% (10/2631), 3M e 7F, età media 64 anni, (range 49-80 anni). In 3 casi le neoplasie erano state identificate all’US (3/10; 30 % VP); nei restanti 7 casi costituivano reperto istologico incidentale (7/10; 70 % FN), di cui 5 con diametro >1cm nel contesto di un quadro clinico di colecistite acuta litiasica e 2 con diametro <1cm in un quadro di litiasi non complicata. DISCUSSIONE: L’US tradizionale trans-addominale sottostimava l’incidenza delle PLG rispetto all’EI (p=0.021) e i FP per PLG isolate sono stati causa di errata indicazione al trattamento chirurgico. Il confronto fra diagnosi US ed EI conferma la bassa SE della metodica ecografica nell’identificazione delle PLG, sia in presenza che in assenza di litiasi biliare. Il sesso femminile si è dimostrato specifico fattore di rischio per PLG benigne e maligne e lesioni mucosali non polipoidi (p=0.041). Nel nostro studio, probabilmente, le cause della mancata identificazione US delle irregolarità parietali maligne erano l’oscuramento della lesione dall’esordio clinico della neoplasia in colecistite acuta litiasica (in 5 pazienti) e le dimensioni <1cm in presenza di litiasi non complicata (in 2 pazienti). La dimensione della lesione parietale <0.5cm non escludeva la loro natura neoplastica. Attualmente la prevenzione e la diagnosi di GBC è basata sul precoce riscontro e trattamento delle lesioni polipoidi potenzialmente evolutive nell’arco di circa 15 anni. CONCLUSIONI: Probabilmente la colecistectomia precoce in tutti i pz con PLG di diametro <1cm, isolate o associate a calcoli, sintomatici e asintomatici, può contribuire alla riduzione dell’incidenza del GBC.

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma