Espressione di sclerostina nelle placche aterosclerotiche di pazienti sottoposti a tea carotidea

04 Pubblicazione in atti di convegno
D'Onofrio L, Leto G, Lucantoni F, Campagna G, Foffi C, Moretti C, Carlone A, Mignogna Carmen, Luordi C, Palermo A, Massucci M, Della Rocca C, Bertoletti G, Buzzetti R

Introduzione: la sclerostina (SC), prodotta dagli osteociti, è responsabile della ridotta formazione ossea. Studi in vitro ed in vivo hanno dimostrato l’espressione di SC nelle calcificazioni vascolari, tuttavia non è chiaro se la SC svolga un ruolo protettivo o favorente il processo aterosclerotico. Obiettivo primario: valutare l’espressione della SC nelle placche aterosclerotiche dei pazienti sottoposti a tromboendoarterectomia carotidea (TEA); obiettivi secondari: analizzare eventuali correlazioni tra espressione intraplacca e livelli sierici di SC e valutare eventuali differenze tra pazienti affetti e non affetti da diabete mellito tipo 2 (T2D).
Materiali e Metodi: 46 pazienti (età:71.1±6.7 anni, 36 maschi), 15 con DT2, sono stati sottoposti ad intervento di TEA, esclusi pazienti con osteoporosi. L’espressione immunoistochimica della SC è stata valutata mediante anticorpo monoclonale. Sono state confrontate la tonaca intima e media. La placca è stata suddivisa in tre parti: centro, spalla e pericalcificazioni; infine, è stata valutata la componente cellulare: linfociti, macrofagi e fibrocellule. Risultati: la SC è stata riscontrata in tutti i campioni analizzati. La SC era maggiormente espressa a livello della tonaca media rispetto all’intima (p<0.0001) e nel centro rispetto alla spalla della placca (p<0.0001). La SC è stata individuata nei macrofagi e nelle fibrocellule ma non nei linfociti. Le fibrocellule mostravano livelli maggiori di SC rispetto ai macrofagi (p<0.0001). Nessuna correlazione è stata individuata tra i livelli sierici e l’espressione immunoistochimica della SC e nessuna differenza tra i pazienti con e senza DT2. Conclusioni: per la prima volta è stata rilevata l’espressione della SC nelle placche aterosclerotiche carotidee in pazienti affetti da malattia aterosclerotica severa con o senza DT2. Se si considera la calcificazione vascolare un evento favorente il processo aterosclerotico, la SC potrebbe svolgere un ruolo protettivo; invece, considerando la calcificazione un processo fisiologico atto a limitare le possibili complicanze dell’aterosclerosi l’espressione di SC svolgerebbe un ruolo di accelerazione del processo aterosclerotico.

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