La stazione della metropolitana propulsore di urbanità diffusa

03 Monografia
BIANCHI Giovanna, CRICONIA Alessandra
ISSN: 2533-1566

Il volume, di cui sono co-autrici Giovanna Bianchi e Alessandra Criconia, raccoglie gli esiti della ricerca universitaria SURFas (Strategie Urbane Reti Forme dell’abitare sostenibile, Sapienza Università di Roma 2012), coordinata dalle stesse autrici, e si interroga sui caratteri della stazione della metropolitana e della ferrovia urbana di terza generazione – uno degli strumenti chiave della multimodalità e, dunque, una delle principali leve della riqualificazione sostenibile - , a partire da una riflessione sulle condizioni spazio-temporali e sulle pratiche d’uso. E ciò nella convinzione che la stazione “piccola” possa diventare un propulsore di urbanità diffusa, grazie alla ricchezza e varietà di funzioni sviluppate all’interno e all’esterno, nello spazio di prossimità.
In breve, il volume avanza l’ipotesi che la stazione della metropolitana, in quanto porta di accesso e luogo di incrocio dei flussi della vita quotidiana, possa essere un nuovo spazio pubblico in grado di contribuire alla realizzazione di una città più vivibile, più ricca di servizi, più amica degli abitanti: un polo di attrazione che non depauperi il contesto urbano all’intorno ma sia un potenziale luogo di relazioni sociali ed economiche alla scala del quartiere.
Il volume si articola in una introduzione (a firma delle due autrici) che illustra le ragioni della ricerca; in due lunghi saggi – “La stazione abitata” di Alessandra Criconia e “Propulsori di urbanità” di Giovanna Bianchi; in una sezione che – introdotta da un breve contributo (a firma delle due autrici) che illustra il campo di studio e la strategia cognitiva – raccoglie i risultati metodologici (testi, carte, disegni, fotografie) applicati ai casi studio della ricerca (Roma, quattro stazioni della linea della metropolitana B1 e quattro stazioni urbane della linea ferroviaria FL3); in tre contributi tematici a cura di diversi autori.
Il volume (168 pagine) si configura come un testo scritto e, in parallelo, come un testo visivo.

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